“La Zuccona” della Passeggiata verrà restaurata, insieme all’altra statua presente nel parco pubblico ternano, nell’ambito di un progetto che prevede anche la manutenzione della fontana ottagonale e della facciata della chiesa del Carmine. Lo ha detto il Sindaco, Leopoldo Di Girolamo, intervenendo ieri sera, in consiglio comunale, nella discussione dell’atto d’indirizzo presentato dal M5S sul posizionamento e il recupero delle due statue.
L’atto è stato poi approvato con 22 voti a favore e tre astensioni.
Il primo cittadino ternano ha spiegato che le schede di progetto redatte dai tecnici sono già state inviate alla Sovrintendenza e che non appena ci sarà il via libera si procederà con le gare e quindi con i lavori per un ammontare complessivo di circa 20.000 euro che consentiranno – tra l’altro – la ripulitura e la sistemazione di una delle due sfingi (la “Zuccona”, appunto) recentemente deturpata, dalla quale saranno rimossi i materiali non idonei. Di Girolamo ha anche confermato l’intenzione di approntare un sistema di videosorveglianza specifico all’interno della Passeggiata.
Sulle sorti della “Zuccona” ha preso posizione anche l’associazione Terni Città Futura che negli ultimi anni ha denunciato più volte lo stato di abbandona in cui versa la statua-fontana.
“Di annunci ne abbiamo ascoltati fin troppi ed è per questo – scrive TCF – che ci sentiremo soddisfatti solo quando vedremo veramente iniziare i lavori di restauro e verra’ finalmente ridata piena dignita’ a questa statua come alla sua gemella.
Certamente l’attenzione mediatica che fin dall’inizio abbiamo richiamato attorno al manufatto, denunciando prima la violenza del rubinetto, poi l’imbrattamento con la vernice nera fino alla messa in scena dell’atto provocatorio dell’imballaggio e della rimozione, ha prodotto che l’indignazione di pochi fosse condivisa dalla città e arrivasse fino alle orecchie dei nostri amministratori. Tanto clamore li ha richiamati alle loro responsabilità. Cosi è arrivato nel consesso cittadino l’impegno ufficiale riguardo ad un prossimo restauro. Una prima soddisfazione. Ma come abbiamo dimostrato per la questione di Villa Palma non ci faremo prendere dallo sfinimento e continueremo anche questa battaglia civica che e’ da esempio sull’attenzione che si deve a tutto il nostro patrimonio artistico culturale cittadino. Continuiamo a credere – conclude la nota di Terni Città Futura – che per le due sfingi per il futuro sia immaginabile una più degna e migliore collocazione”.