Sarà nuovamente fruibile al pubblico da domani, giorno di Ferragosto, una parte del parco di Villalago. Si tratta del primo lotto della zona camini dove si trovano quelli più grandi e i vari tavoli con sedute di appoggio che saranno utilizzabili fino alla fine della stagione estiva. Le zone e le strutture sono state interessate da opere di adeguamento e messa in sicurezza da parte della Delta Service, gestore dell’area, mentre le strutture in legno non recuperabili, man mano che verranno tagliate saranno messe a disposizione dei cittadini come legna da ardere, allo stesso modo di parte delle ramaglie raccolte in piccoli mucchi lasciate a disposizione per accendere il fuoco. Eliminata anche tutta la spazzatura abbandonata da ignoti che erano entrati senza autorizzazione e che hanno usufruito indebitamente del parco.
“Il gestore di Villalago ha tenuto fede agli impegni che si era assunto poco tempo fa – ha commentato il presidente della Provincia Giampiero Lattanzi – in merito alla messa a disposizione della parte fruibile del parco. Siamo lieti di vedere che finalmente buona parte della zona camini possa essere utilizzata a partire dal giorno di Ferragosto. E’ una cosa positiva anche dal punto di vista emozionale, data la decennale tradizione che legava quell’area ai ternani. E’ un primo, anche se significativo, passo verso la rifunzionalizzazione totale di Villalago, compiuto anche grazie alla sinergia tra amministrazione e gestore e soprattutto tra amministrazione e forze politiche diverse che però hanno mostrato unanimità di intenti per risolvere un problema di interesse della collettività. I lavori di messa in sicurezza dell’intero parco proseguono, tenendo conto che lo stato di conservazione di Villa Franchetti è molto soddisfacente e che la Delta Service sta lavorando per recuperare tutta l’area intorno in modo poi da poter dare corpo ai progetti di utilizzo a fini turistici e culturali. La Provincia, come ha sempre fatto, continuerà a seguire l’evoluzione degli interventi, mantenendo un controllo periodico costate e un rapporto costruttivo con i gestori a cui è stata affidata Villalago”.
“Finalmente i primi piccoli risultati derivati dal lavoro ed impegno della sottoscritta nei confronti della risoluzione del “problema” Villalago si cominciano a vedere – ha affermato la consigliera provinciale di Fratelli d’Italia Monia Santini,che per prima aveva sollevato la questione – questa piccola, ma importante area è pronta per tornare a vivere. C’è tantissimo da fare è ovvio, ne è consapevole il concessionario Delta Service così come ne è consapevole la Provincia che ha assegnato loro la concessione, ma per raggiungere grandi obiettivi serve tempo e soprattutto buon senso, quel buon senso che avrebbe dovuto avvicinare concessionario e proprietà attraverso le tante problematiche sopraggiunte, ma che invece ha lasciato il posto sempre e solo a sensazionalismi da quattro soldi per fare tanto rumore per nulla. Fin dall’inizio del mio impegno rivolto alla questione Villalago, ho voluto conoscere più che bene la situazione per individuare reali responsabilità da dovunque venissero, approfondendo anche la questione taglio delle alberature – che è stato effettuato con le dovute modalità anche, ma non solo, alla luce di una reale necessità di messa in sicurezza – cercando, come sembrerebbe si sia avverato, di attivare un percorso comune di consapevolezza e collaborazione tra le parti che portasse all’unico e solo obiettivo comune, sia per la proprietà che per il concessionario, ovvero riportare Villalago a nuova vita.
In questo percorso che si trova solo all’inizio ho trovato, al di là degli inevitabili confronti/scontri iniziali, grande disponibilità e collaborazione da parte del concessionario nella persona del dottor Galati, ma anche da parte del Presidente della Provincia Giampiero Lattanzi che si è fidato e affidato alle mie scelte ed operato senza mai interferire in maniera ostativa. Tutto questo mi lascia molto ben sperare per il futuro di Villalago, perché solo laddove ci sia unità di intenti e collaborazione si possono vincere guerre anche molto impegnative come questa”.