“Il momento più doloroso della storia moderna di Terni”: così il sindaco Leonardo Latini ha definito quell’incursione aerea degli Alleati per sconfiggere i nazisti e i fascisti che con 108 bombardamenti uccise 1018 persone innocenti, giovani e anziani, sconvolgendo e distruggendo un’intera città. Era l’11 agosto 1943 ed oggi, a 76 anni di distanza, Terni ha ricordato quel terribile evento morte e distruzione. La cerimonia si è tenuta in via Fratti, di fronte al monumento con i nomi delle delle vittime di quell’eccidio.
“Credo che sia un momento in cui tutta la città si debba riunire – ha detto il sindaco – senza alcun tipo di divisione, nel ricordo di una tragedia che in qualche modo ha consentito poi a Terni di rinascere.”
Anche il Partito Socialista di Terni ricorda questo tragico avvenimento “auspicando che non si verifichino mai più fatti del genere. La follia del regime fascista che in quegli anni portò l’Italia in guerra, si legge in una nota, produsse danni incommensurabili, provocando morte e distruzione in tutta la nazione, scatenando poi quella che si potrebbe definire una guerra civile, dopo la fine del conflitto, fra chi aveva subito le angherie del regime fascista e chi, sentendosi protetto dalla forza della prepotenza del regime e dalla protezione delle “squadracce” armate al servizio di Mussolini, quelle angherie le aveva compiute. In questo giorno, vogliamo ricordare e onorare quelle vittime, che senza colpa, subirono i bombardamenti degli alleati, nel momento più cruento della guerra. Chi oggi pensa di rivendicare queste vittime, con un insensato e improbabile revisionismo storico, vuole nascondere, con 80 anni di ritardo, tutto il male che il regime fascista ha prodotto all’Italia e agli italiani, trascinando l’Europa intera in un conflitto che produsse milioni di morti.
Cogliamo questa occasione per manifestare la nostra preoccupazione – ha aggiunto Rossano Pastura, segretario provinciale del PSI di Terni – per quanto si sta verificando in Italia e in alcuni paesi europei, con un ritorno al sovranismo, che fu una delle prime cause del conflitto, oltre alla pazzia di due personaggi come Hitler e Mussolini. In questo condividiamo completamente le parole di Papa Francesco pronunciate qualche giorno fa. Il mondo deve essere solidale e aperto, con regole precise e condivise, ma non possono esistere paesi che si isolano in virtù di una rivendicata sovranità, frutto di egoismo e di propaganda politica. Ci auguriamo – concludono i socialisti – che il ricordo delle 1018 vittime ternane possa essere utile ad evitare, in futuro, tragedie del genere”.