In occasione del 75° anniversario del primo disastroso bombardamento su Terni, sabato 11 agosto alle 10.30, si terrà una cerimonia di commemorazione, in via Lanzi dove è posta una lapide che ricorda le numerosissime vittime.
Alla cerimonia sarà presente il sindaco Leonardo Latini.
“Chi pagò di più per quei bombardamenti – scrive Michele Rossi, ricordando l’evento – – furono anziani, donne e bambini rimasti in città perché non chiamati alle armi. Morirono intere famiglie, interi gruppi di lavoratori che a quell’ora erano a “bottega” insieme”.
“La tragedia derivata da quel primo bombardamento fu di una tale portata che tutta la stampa anche internazionale ne riportò notizia: non solo, Terni fu l’unica città italiana che dopo un attacco aereo ebbe la visita del Re. Di quell’evento rimangono ormai poche testimonianze dei sopravvissuti e ancora qualche traccia nei fabbricati sbrecciati nel centro storico. Nel cimitero comunale c’è il ricordo più toccante, la fossa comune (riquadro 12) di quei morti, che purtroppo versa in condizioni poco decorose. Ci sono lapidi che a tutt’oggi ricevono ancora fiori, a testimoniare che c’è chi non dimentica.
Al fine di tener ancor più vivo il ricordo di quella giornata di tragico supplizio per la nostra città, condannare la scelta della guerra e dell’odio e tramandare il ricordo alle nuove generazioni invito l’assessorato competente che è anche quello con l’importante delega all’identità cittadina – aggiunge il consigliere Rossi – a far sì che tale giornata in futuro diventi un vero e proprio giorno della memoria; ad arricchire cosi le doverose commemorazioni con altre iniziative (un concerto, rappresentazioni teatrali od altro) che magari possano coinvolgere gli allievi delle scuole cittadine e la cittadinanza tutta.
Altresì il ricordo e il sacrificio di questi martiri meriterebbe – conclude Rossi – così come proposto da storici e associazioni culturali cittadine, la creazione di un memoriale, un luogo della memoria, di ricordo, di preghiera e di raccoglimento. Un luogo dove custodire documenti storici, foto, reperti, testimonianze audiovisive di quelle tragiche giornate del 1943 e del 1944”.