In Largo Cairoli a Terni è in corso la riqualificazione che si concluderà con il completo riassetto dell’area, con la realizzazione di zone verdi, aree relax, parcheggi, con il trasferimento delle attività commerciali attualmente ospitate nelle bancarelle negli edifici in muratura sovrastati dalla merlatura sul lato di Corso Vecchio. Interventi previsti nel Piano Periferie. “Si tratta di un intervento che posso dire di aver seguito con attenzione fin dalle prime fasi, afferma il consigliere comunale di Terni Civica Michele Rossi, entusiasmandomi man mano che il sottosuolo ci restituiva parti della Terni del passato. Fin dai primi scavi di bonifica bellica sono riemersi archi e mura afferenti al convento carmelitano dei Santi Giuseppe e Teresa e annessa Chiesa. Con indagini archeologiche più approfondite sono poi emersi anche tratti murari caratterizzati da grandi blocchi di travertino. Strutture di epoca romana e medievale. A monitorare tutte le operazioni è coinvolta la Soprintendenza che lavora in sinergia con l’amministrazione comunale. Il precendente progetto di sistemazione dello spazio dovrà necessariamente essere aggiornato con soluzioni architettoniche che tengano conto di quanto scoperto. E per questo gli uffici competenti stanno studiando nuove soluzioni progettuali confrontandosi costantemente con la Soprintendenza regionale. Ritengo necessario che il Consiglio Comunale debba esprimersi indicando gli indirizzi su cui basare il progetto di riqualificazione. Per questo ho depositato un apposito atto che impegni l’assessorato competente e il sindaco, affinché faccia propri i seguenti indirizzi e li trasmetta agli uffici competenti: i ritrovamenti, anche quelli che hanno un valore documentale tipo le fondamenta ad arco del convento, meritano di non essere interrate ma rimanere visibili a testimonianza della storia del luogo; occorre perseguire l’obiettivo della massima fruibilità delle evidenze storiche riemerse quali elementi testimoniali delle precedenti presenze edificatorie, queste meritano di essere valorizzate lasciandole quanto più possibile alla vista, sfruttando i necessari salti di quota per dare una maggiore suggestione alla sistemazione a verde dell’area; occorre ottenere una sistemazione architettonica che renda memoria dell’antico complesso conventuale, con il sedime della chiesa di San Giuseppe, i resti delle abitazioni medievali, le tracce delle mura romane, in un suggestivo percorso nella storia secolare della nostra città. Si tratta di indicazioni che si auspica vengano raccolte nella progettazione da parte degli Uffici Tecnici, conclude Rossi, che sono già al lavoro per trovare una adeguata soluzione per rendere di alta qualità e esteticamente pregevole quello che a ragione si può ritenere uno degli interventi più significativi di riqualificazione, degli ultimi 20 anni, nel centro storico.”