“Il nostro san Valentino, così attento a ogni tipo di buona relazione è per noi esempio affinché sentiamo vibrante e vero quanto solo l’amore mette in atto a favore delle buone relazioni tra le persone, ossia quelle che mirano alla comunione e non alla divisione o disgregazione; quelle che mirano alla edificazione e non alla distruzione; quelle che cercano di costruire ponti e non di innalzare muri”.
È un passaggio della omelia del vescovo mons. Francesco Antonio Soddu letto durante il pontificale in onore di San Valentino. In un Duomo gremitissimo di fedeli mons. Soddu si è rivolto al patrono della città, vescovo e martire.
“San Valentino illumini col suo esempio la nostra città, il nostro territorio, la nostra Diocesi, la nostra regione a partire dalla famiglia, spesso anche disastrata, malata o corrosa dalla lebbra delle molteplici criticità, ad avvicinarsi a colui che solo può col suo tocco compassionevole e pieno di amore guarire ogni tipo di male e di malattia. È importante sottolineare che se questo non avviene sarà segno evidente che la guarigione non si desidera affatto.
Carissimo san Valentino, nostro Patrono – ha detto ancora il vescovo – concedi alle nostre menti, ai nostri cuori la luce necessaria e alle nostre volontà la forza per avvicinarci a Gesù medico delle anime e dei corpi. Qualora ti dovessi accorgere che questo è ancora troppo lontano dai nostri desideri, conduci e guida gli eventi; tessi tu le trame delle diverse vicende, affinché i nostri sentieri possano imbattersi e convergere verso l’unica strada della vita, nel Signore Gesù, via, verità e vita.
Amato san Valentino, guida e illumina con il tuo sguardo di pastore mite e forte coloro che sono preposti alla guida della società, affinché antepongano sempre il bene comune a ogni visione di parte. Mostrati esempio di vita
. a tutti coloro che con fatica sognano la costruzione di una famiglia,
. a tutti coloro che ricercano la felicità attraverso la giusta realizzazione personale,
. agli adolescenti e ai giovani perché sappiano usare sapientemente il tempo e le buone occasioni che la vita gli pone davanti
. a quanti soffrono nel corpo e nello spirito e faticano nel condurre una vita dignitosa, affinché attraverso la cura delle nostre relazioni possano sentire il calore della mano del Signore che salva”.
Dopo l’omelia del vescovo è stato il vice sindaco Riccardo Corridore ad accendere la lampada votiva e a rivolgere una preghiera al santo patrono
Al termine della celebrazione religiosa , in processione, l’urna del santo è stata riaccompagnata in basilica