Cgil, Cisl e Uil tornano in piazza il 14 aprile a Terni per contrastare “l’indebolimento della sanità pubblica” e i “tagli ai servizi ai cittadini”. Ad annunciare la mobilitazione per una sanità che sia davvero “diritto universale per tutti” sono stati oggi i segretari di Cgil, Cisl e Uil della provincia di Terni, Claudio Cipolla, Riccardo Marcelli e Fabio Benedetti che, nel corso di una conferenza stampa, hanno presentato il documento elaborato dai tre sindacati con le richieste per “curare la sanità ternana”.
Prevenzione, strutture, investimenti, personale, liste d’attesa, servizi territoriali e appalti: sono queste, secondo Cgil, Cisl e Uil, le priorità su cui intervenire, contrastando al contempo l’ipotesi di un’unica azienda ospedaliera regionale, il depotenziamento dei presidi territoriali e ulteriori politiche di privatizzazione dei servizi socio sanitari assistenziali. “Crediamo che la situazione della sanità nel nostro territorio sia arrivata ad un livello di allarme che richiede una forte mobilitazione – hanno spiegato Cipolla, Marcelli e Benedetti – per questo chiamiamo tutta la cittadinanza a scendere in piazza il 14 aprile per dare un forte segnale alla politica regionale e pretendere che nei percorsi di prevenzione, cura e riabilitazione ci siano tempi rapidi e certi”.
Il luogo della manifestazione, che si terrà venerdì 14 aprile alle ore 16.30, sarà comunicato nei prossimi giorni.
In riferimento alle rassicurazioni fornite dall’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, Claudio Cipolla ha detto: “La sanità a Terni non si difende con un annuncio ma investendo risorse nelle strutture e nel personale, abbattendo le liste di attesa, il sovraffollamento ai pronto soccorso per evitare le criticità che giornalmente si registrano rispetto ai servizi sul territorio”.
“A Terni serve maggiore attenzione – ha affermato Riccardo Marcelli – sono 35 mila ancora le prestazioni che la Asl deve evadere, un numero effettivamente eccessivo e per quanto riguarda l’ospedale di Terni è trascorso un altro anno in chiacchiere quando invece sappiamo benissimo che serve conoscere dove lo si vuole fare, come lo si vuole fare, con quali risorse. Analogo discorso per l’ospedale Narni-Amelia per il quale chiediamo di avere tempi certi per la realizzazione”.