È suonata regolarmente, questa mattina, la campanella per il rientro in classe degli studenti di Terni dopo le vacanze natalizie. Certo, i problemi non mancano tra polemiche, la minaccia della didattica a distanza, le assenze di studenti e docenti per covid, quarantene e i numeri del contagio che continuano a crescere.
“Abbiamo riaperto oggi – ha dichiarato il dirigente scolastico dell’IPSIA – C.P.I.A. Fabrizio Canolla – con tutte le difficoltà che sono facilmente immaginabili.
Nel mio istituto ho circa il 50% di studenti assenti però per quanto riguarda i docenti ne ho avuti molti in quarantena durante le vacanze di natale adesso solo due in quarantena per cui sono riuscito a coprire tutte le ore di lezione.
Viviamo in uno stato di cose che probabilmente ci porterà nei prossimi giorni a rivalutare anche la possibilità della didattica a distanza, se dovessero aumentare i contatti a dismisura, ma credo che se si voglia fare la didattica a distanza occorra pure prendere una serie di misure che riguardano i mezzi di trasporto, i centri di aggregazione dei giovani, gli impianti sportivi, i luoghi di ritrovo perché tutte le scuole sono sicure, quindi a scuola è difficile che si trasmetta il contagio.
Il problema è tutto quello che c’è intorno per cui secondo me per fare la didattica a distanza bisogna agire su tutto quello che c’è intorno anche oltre che sulla scuola. Noi abbiamo acquistato 10.000 mascherini ffp2 per reggere l’urto del mese di gennaio e le abbiamo distribuite anche agli studenti, oltre che a tutto il personale, perché crediamo che una prevenzione efficace passi anche attraverso la messa in sicurezza degli studenti.
La scuola è anche dotata di sistemi di ventilazione meccanica di filtrazione dell’aria fin dal settembre 2020. Sono strumenti che hanno dato i loro risultati anche se poi è utilissimo rispettare le regole. Stiamo vivendo in un periodo in cui ci aspettiamo il peggio, nel senso che dalle previsioni degli scienziati i contagi sono destinati a risalire nei giorni che seguiranno. Siamo pronti ad affrontare qualsiasi evenienza, pure la didattica a distanza anche se per quanto riguarda il mio istituto, che è a vocazione essenzialmente pratica, quasi la metà delle ore sono di laboratorio per cui farle a distanza non è semplicissimo.”
Alcuni genitori sono un po’ preoccupati per la riapertura delle scuole oggi e avrebbero preferito far restare a casa i figli qualche giorno in più mentre gli insegnanti sono più tranquilli perché tutte le scuole hanno adottato i necessari dispositivi di protezione.