La Ternana Calcio costretta a pagare tariffe idriche “come se innaffiassi il mo giardino – dice il presidente rossoverde Stefano Bandecchi –e non il campo sportivo cittadino”?. “”I rapporti tra la Ternana e il Comune di Terni per l’utilizzo dello Stadio comunale Libero Liberati sono regolati da una convenzione sottoscritta tra le parti prima della nostra elezione, con la precedente amministrazione”, risponde il sindaco di Terni. E figurati! Che può fare ora il Comune di Terni? Si vedrà quando si stilerà un nuovo documento tra le parti, ma per ora…
A Carsulae viene meno la consuetudine per l’ingresso gratuito per i residenti di Terni e San Gemini? “Ricordo che la Direzione regionale musei ha di fatto intimato, con lettera formale di fine febbraio 2020, al Comune di Terni di adeguarsi alle normative comunitarie e ministeriali che impongono il pagamento per l’ingresso nelle aree archeologiche e nei luoghi della cultura statali (come lo è Carsulae) anche per i residenti”, replica il vicesindaco e assessore alla Cultura e al turismo. Che c’entra il Comune? Comunque il vicesindaco promette: “Sto lavorando perché si possa pagare un biglietto ridotto”: militari e ragazzi metà prezzo, come nei cinema di una volta.
Allo Staino l’area non è adatta e gli ambulanti di lamentano (eufemismo)? I progetti di adeguamento erano pronti, ma è arrivato il coronavirus… Figurarsi, che ci può fare il Comune di Terni contro il Covid-19.
Casi emblematici. Lo sport, anche quando si parla di Ternana e di campionati (semi)professionistici mantiene un suo aspetto sociale, di spettacolo, di interesse, di messaggio e di promozione per lo sport ma anche per la città? Allora va riconosciuto. Anche perché a pagare tariffe idriche monstre non è solo la Ternana (cui è stato chiesto un conguaglio di 21mila euro), ma anche le società minori, quelle di quartiere che quel manto in erba del campo di calcio lo hanno conquistato con sacrifici economici rilevanti ed ora vorrebbero mantenerselo. Le società sportive cosiddette minori svolgono o no un ruolo sociale?
Che i ternani e gli abitanti di San Gemini siano favoriti nel non pagare il biglietto è stato a suo tempo deciso ad capocchiam o c’era dietro la volontà di promuovere l’opportunità di conoscere un passato illustre e misconosciuto proprio dai ternani? Di offrire loro l’opportunità di crescere bevendo alla lor storia? Di sentirlo “loro” come dimostrerebbe il “privilegio” di non dover pagare un biglietto?
Non basta: le tariffe idriche sembra siano più salate anche per le utenze normali. E allora non sarà il caso di andare a dare un’occhiata e cercare di capire – almeno – perché i costi in una città della acque sono tanto alti? Non ci sarà da mettere a punto qualche meccanismo qua e là?E mica solo di tariffe idriche si parla. No, ci sono di mezzo anche quelle elettriche, ma è meglio non toccare l’argomento sennò si casca in un vespaio che prima o dopo qualcuno prenderà di petto.
Quindi quando Lega triumphans diffonde una nota in cui dice che grazie alla sua amministrazione (ma Fratelli d’Italia non c’è più nella maggioranza? E Forza Italia?) Terni sta uscendo dal buio non si riferisce alla luce elettrica dei lampioni, ma forse al piano fantasmagorico “Rinasci Terni” che per il momento, però, resta in frigo.