Dopo un mese di eventi si conclude il Valentine Fest dell’Istess.
Sabato 12 marzo alle ore 21 al Teatro Secci di Terni – con il TgSuite Live di David Riondino e la consegna del Premo San Valentino per il cinema ad Alessandro D’Alatri – sarà una serata di invocazione a San Valentino, venerato sin dal medioevo come patrono della riconciliazione, un appello alla pace perché la guerra finisca subito, un abbraccio alla comunità ucraina di Terni e ai profughi accolti in città.
L’evento è stato presentato al Cenacolo San Marco
“Essendo un festival dedicato a San Valentino, ha spiegato il direttore dell’Istess Arnaldo Casali – che è anche patrono della pace e della riconciliazione, abbiamo deciso di dedicare questo gran finale all’Ucraina. Abbiamo rimodulato un po’ il programma quindi ci sarà come previsto il primo TgSuite Live con David Riondino, molti musicisti non solo di Terni, ma da tutta Italia. Ci sarà Alessandro D’Alatri che riceverà il premio San Valentino per il cinema, ma ci sarà anche tanta, tanta Ucraina e si parlerà di pace con tante testimonianze. Abbiamo un reportage di un nostro collaboratore ucraino, il regista Vladyslav Kompaneec Robsky, siamo gemellati con il suo festival in Ucraina da molti anni. Avremo anche la testimonianza di padre Giovanni Guaita che è un prete della diocesi di Mosca, del patriarcato di Mosca, un prete ortodosso dissidente nei confronti di Putin. È stato il primo prete dissidente nei confronti Putin ed è stato anche ospite al festival. Ora sono centinaia i preti che si stanno ribellando a questa guerra. Parleremo di San Valentino e Mosca, sappiamo che abbiamo una reliquia di San Valentino proprio nella cattedrale del Cristo Salvatore a Mosca. Sarà una serata nel segno di San Valentino, ma anche e soprattutto nel segno della pace”.
“San Valentino patrono della pace che si genera dall’amore, ha ribadito il vescovo di Terni Narni Amelia Francesco Antonio Soddu, che si svegli il sentimento dell’amore e della pace”.
Il presidente dell’associazione San Martino Francesco Venturini ha ricordato che è attivo lo sportello informativo dedicato ai profughi ucraini.
“Al momento ne sono arrivati oltre 20, ha detto, che sono stati già censiti. Abbiamo disponibili 17 posti in appartamenti e abbiamo 10 persone tra mamme e bambini. Altri 26 posti in appartamento sono a disposizione. Come Caritas raccogliamo solo denaro perché non sappiamo di cosa c’è bisogno, quindi nessuna raccolta. Prima vediamo le reali necessità. Una priorità assoluta è la scuola. Servirà un kit scuola, ma questo lo chiederemo al momento opportuno. Inoltre donne e bambini accusano problemi psicologici, quindi servono figure professionali disponibili.”