Palazzo Carrara è uno degli edifici più importanti di Terni. Le sale del piano nobile sono ricche di affreschi eseguiti nella seconda metà del Seicento. La più importante, detta di Apollo e Dafne, affrescata da Girolamo Troppa e ridipinta in buona parte da Guido Miriamo a seguito dei gravi danni riportati per i bombardamenti, rappresenta il mito di Apollo e Dafne, di Giove e la Fama e in un angolo un paggio dietro una tenda trompe-l’oeil. Più integre le decorazioni della volta che rappresentano al centro Il Carro del Sole, L’Allegoria delle Stagioni e dei Venti e in due monocromi laterali, Diana e Atteone e Diana e Endimione. Poi c’è la Sala degli stemmi, anche questa di notevole interesse. Entrambe hanno bisogno di un urgente restauro e questo sollecita il consigliere comunale di Terni Civica Michele Rossi che sull’argomento ha presentato un’interrogazione.
“È dal 2015 che si attende il restauro artistico della Sala Apollo e Dafne e della Sala degli stemmi di Palazzo Carrara, spiega Rossi, finanziato in quell’anno per un importo di circa 75mila € dalla Fondazione Carit. Nell’estate 2019 si sono conclusi i necessari e propedeutici lavori edili ed impiantistici di climatizzazione. Sul restauro degli affreschi seicenteschi di Gerolamo Troppa e la nuova fruizione degli spazi siamo in ritardo. Non si è potuto dar corso al restauro, per le problematiche che hanno interessato il Comune di Terni negli anni recenti e che hanno portato alla dichiarazione del dissesto. A tal proposito ho presentato apposita interrogazione , aggiunge il consigliere di Terni Civica, perché ora si proceda spediti e si decida sull’uso futuro cui destinare quelle meravigliose sale e quella parte di palazzo Carrara non occupata dagli uffici dell’assessorato alla Cultura. Già spesi 1 milione e 350mila euro fra pulizia, consolidamento e miglioramento sismico, abbattimento delle barriere architettoniche, adeguamento degli impianti e riorganizzazione funzionale degli spazi. Quelle sale sono nel cuore di molti ternani, conclude Michele Rossi, furono sede della biblioteca comunale dal 1933 al 2004.”