“L’obiettivo fondamentale è quello di inserire il feeler delle scorie delle acciaierie per realizzare il sottofondo delle strade, per il momento, tenendo conto che attualmente le lavorazioni ANAS prevedono la fresatura di 60 centimetri di tutte le strade principali”. Lo ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Enrico Melasecche a margine della firma della convenzione fra Arpa e Tapojarvi per l’analisi del materiale proveniente dalla fresatura di asfalto prodotto dal recupero di scorie delle acciaierie, avvenuta questa mattina nella sede di Arpa a Terni.
“Il riciclo delle scorie provenienti dagli acciai – ha detto il commissario straordinario di Arpa Massimo Perari – permette di farci le strade, attualmente questa convenzione prevede che Arpa verifichi, dopo un anno dall’utilizzo, se questo materiale può essere utilizzato o meno. Direi che è una convenzione fondamentale perché si muove nell’ambito dell’economia del riciclo. L’economia circolare conviene a tutti, perché rappresenta un modello economico in grado di creare nuove opportunità di ricerca, innovazione, sinergie e posti di lavoro, producendo efficienza, risparmi e un nuovo profitto che nasce da un circolo virtuoso”.
“La convenzione stipulata oggi – ha dichiarato Longhi -, rappresenta la prosecuzione di quanto definito lo scorso anno che prevedeva l’analisi del materiale derivante dal recupero della scoria di lavorazione di Arvedi AST Terni, al fine di verificare i requisiti di cessazione dalla qualifica di rifiuto (end of waste)”.
“L’obiettivo di questo nuovo protocollo – ha aggiunto il Direttore del Dipartimento Umbria Sud di Arpa – è quello di verificare l’ulteriore rispondenza alla normativa che prevede il superamento della qualifica di rifiuto del materiale bituminoso che utilizza il filler prodotto dal recupero delle scorie della lavorazione dell’acciaio”.
“Abbiamo due materiali che possono essere utilizzati nei sottofondo stradali – ha detto Alessio Guidazzi, direttore della sede di Terni di Tapojarvi – il feeler e i ciottoli. L’applicazione che stiamo verificando con questa convenzione – ha aggiunto – è l’utilizzo di questo prodotti in uso legato, quindi, con un conglomerato bituminoso che dovrebbe schermare completamente il prodotto. Andremo a verificare la sua reale compatibilità ambientale”.
In definitiva ecco cosa prevede la convenzione
Campionamento dell’asfalto fresato proveniente dal tratto di strada realizzato in via sperimentale da ANAS nel dicembre 2023, lungo la S.S. 209 “Valnerina”
definizione del numero di campioni da analizzare
analisi puntuali dei campioni al fine di determinare la corretta gestione ambientale del materiale fresato secondo la normativa vigente
attribuzione del codice EER (Elenco Europeo dei Rifiuti) al materiale recuperato dalla fresatura al fine di consentire ad ANAS s.p.a. la corretta gestione del materiale stesso
Sulla Valnerina si testa l’asfalto prodotto con le scorie di Acciai Speciali Terni