“Non potranno intervenire in caso di commissione di reati ma potranno subito chiamare le forze dell’ordine attraverso il numero 112; non potranno pattugliare le strade; non potranno indossare uniformi che possono indurre il cittadino in errori; usciamo da questo equivoco, è ovvio che non si tratta di ronde. Il controllo di vicinato non è un novità , è un’attività che viene portata avanti anche in altre città e sempre con ottimi risultati , con la finalità di creare questa forma di collaborazione sempre più stretta fra cittadini e istituzioni”.
Lo ha detto il Prefetto di Terni Antonietta Orlando a margine della presentazione del progetto “Controllo di vicinato” su ciò che i cittadini, che saranno selezionati dal comune di Terni, potranno e non potranno fare.
“Questi cittadini avranno un coordinatore che avrà un contatto diretto con le forze dell’ordine – ha aggiunto il Prefetto – nel comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica della prossima settimana stabiliremo quali sono le segnalazioni che sono utili alle forze dell’ordine, una sorta di decalogo. Questo protocollo serve a creare una rete fra istituzioni e cittadini”.
“Non stiamo parlando di situazioni improvvisate, non stiamo parlando di pattugliamenti, non stiamo parlando di cittadini sceriffi – ha detto il sindaco Stefano Bandecchi – le forze dell’ordine si sono coordinate nello stabilire un protocollo preciso per far diventare ognuno di noi – i cittadini esemplari che saranno selezionati e formati – una telecamera vivente. Non stiamo cercando dei Rambo, non stiamo cerando dei Robocop – ha aggiunto il sindaco – cerchiamo persone che hanno la giornata piena di niente, persone anziane, anche invalide, ma che hanno hanno occhi che vedono e intelligenza per capire”.