Sulla questione “sicurezza” interviene il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Francesco Ferranti.
Ferranti invita il sindaco Bandecchi a richiedere al governo l’invio di uomini dell’esercito da impiegare “in zone sensibili della città”. È il provvedimento strade sicure già adottate in realtà simili a quella di Terni come Messina, Vicenza e Prato.
L’INTERVENTO DI FRANCESCO FERRANTI
Due settimane fa ho detto al sindaco Bandecchi che è ora di finirla con provvedimenti avveniristici ad iniziare da vigilantes privati , ovvero tutto personale non addestrato e non adeguato a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico in città . A Terni purtroppo i furti , le rapine , gli scippi e le risse spesso tra bande di spacciatori stanno divenendo fatti criminosi quasi quotidiani e il tutto mentre il sindaco e il suo vice sono in giro per l’Italia a far campagna elettorale per altri comuni , altre province o regioni . Domani vi sarà l ‘ ennesima conferenza stampa ove verranno annunciate dal coordinatore provinciale e da Corridore misure e iniziative utili a gettare un po’ di fumo sugli occhi e a parlare di telecamere installate , come ha fatto oggi Bandecchi in un video messaggio , ma si tratta di telecamere frutto di bandi portati a casa dalla precedente amministrazione , ad oggi con Bandecchi in 10 mesi Terni e ‘ una città meno sicura e nella quale i cittadini percepiscono una situazione di disagio e preoccupazione .
L’ho già detto in consiglio comunale e oggi l’ho formalizzato con una mail ufficiale al sindaco , a Terni va richiesta al governo l ‘ attivazione del provvedimento “strade sicure” , ovvero la presenza degli uomini dell’esercito nei punti più sensibili della città , laddove sono più frequenti episodi criminosi . Va sottolineato che questo provvedimento che prevede la presenza dell’esercito nelle strade non è riservato solo alla tutela delle ambasciate o consolati nelle grandi città , ma può essere una misura adottata in ogni comune laddove le condizioni dimostrino una palese criticità , soprattutto a Terni laddove la polizia municipale resta in carenza di organico visto che l’amministrazione cittadina emette concorsi e poi li sospende per errori tecnici come avvenuto una settimana fa .
Voglio sottolineare come recentemente città capoluogo della stessa fascia di Terni hanno richiesto al governo e ottenuto l’attivazione del provvedimento “strade sicure”. Tra queste Messina , Vicenza e Prato, stessa fascia di Terni. Il sindaco richieda subito l’attivazione di “strade sicure” che gli sta a cuore la sicurezza dei ternani.
Attualmente sono oltre 1800 i militari dell’Esercito che presidiano obiettivi sensibili nelle città di Roma, Milano, Firenze, Napoli, Vercelli, Verona, Torino, Bologna, Treviso, Caserta, L’Aquila, Catania, Palermo, Messina, e appunto Reggio Calabria.
Oltre 1000 sono destinati alla vigilanza esterna dei Centri di Accoglienza per immigrati, e a questo scopo sono messi a disposizione dei Prefetti delle tredici province che ospitano queste strutture (Roma, Milano, Torino, Bologna, Modena, Gorizia, Crotone, Lamezia Terme, Foggia, Bari, Brindisi, Trapani, Caltanissetta).
Infine, oltre 1500 sono impiegati in compiti di perlustrazione e pattuglia del territorio nelle città di Roma, Milano, Napoli, Bergamo, Pordenone, Brescia, Parma, Prato, Venezia, Verona, Torino, Padova, Genova, Caserta, L’Aquila, Catania, Foggia, Bari, Palermo, e Messina. Le pattuglie miste, di solito due militari e uno due appartenenti alle Forze di Polizia, si muovono esclusivamente a piedi, proprio per essere “visibilmente” presenti.