“Nulla è una fatalità, il governo deve intervenire per evitare le cause di questi infortuni continui sul lavoro. Ad oggi già 130 persone sono morte sul lavoro”.
Lo ha detto, a margine della manifestazione che si è svolta questa mattina a Terni , sotto la sede della prefettura, contro il ripetersi sempre più frequente di incidente mortali sul lavoro, Stefano Ribelli della Filctem Cgil di Terni.
Tutto ciò dopo l’ennesima strage sul lavoro avvenuta sul lago di Suviana con l’esplosione nella centrale idroelettrica dell’Enel.
“L’Umbria – ha aggiunto Ribelli – continua ad essere la maglia nera dell’Italia, è la regione dove c’è l’incidenza più alta, che è continuata anche in questo inizio 2024 nonostante sia aumentato l’utilizzo della cassa integrazione con 5 mila lavoratori in CIG, ordinaria o straordinaria. È preoccupanti che aumentino gli infortuni sul lavoro quando aumenta il numero dei lavoratori che stanno a casa”.
“Non si può pensare – aggiunge il sindacalista – che si vada al lavoro e non si ritorni a casa, servono interventi legislativi per cui si investa sulla sicurezza sul lavoro”.