Sono state numerose le reazioni all’esito della conferenza dei servizi che ha bocciato il piano economico-finanziario del progetto stadio-clinica della Ternana calcio.
Il Presidente del consiglio comunale di Terni, Francesco Ferranti (Forza Italia), a titolo personale ma esprimendo evidentemente anche il parere di tutto il partito che è forza di maggioranza a Terni e in regione, ha dichiarato: “Ovviamente l’esito della conferenza dei servizi lascia amarezza poiché quel progetto aveva di certo impatti positivi per il nostro territorio , ancor di più però sono preoccupanti le dichiarazioni dell’ assessore alla sanità Luca Coletto che nel commentarne l’esito definisce complesso e lungo anche l’ iter del riequilibrio territoriale della sanità e dei posti convenzionati in Umbria .
Forse l’assessore – scrive in una nota il presidente del consiglio comunale di Terni – non si è accorto, nonostante il covid lo abbia chiarito inequivocabilmente, che la sanità umbra benché i 17 ospedali ha diverse criticità e disfunzioni e forse l’assessore non tiene conto che Il consiglio comunale di Terni nel votare La definizione di interesse pubblico al progetto stadio-clinica non ha solo dichiarato significativa l’opera pubblica stadio ma ha altresì sancito come indispensabile l’esigenza di riequilibrare in Umbria la distribuzione dei posti letto privati convenzionati con il pubblico . Vale la pena ricordare a Coletto – insiste Ferranti – che per la città di Terni lo schema 5-0 non è più politicamente sostenibile e che questa posizione è stata espressa dalla massima assise del capoluogo 19 mesi fa e pertanto è stato speso già troppo tempo senza tenere conto di questa necessità del territorio ternano . Diviene pertanto inaccettabile sentir dichiarare da chi sovrintende la sanità in Umbria che il percorso di riequilibrio dei posti letto convenzionati è ancora lungo e deve scontare diverse valutazioni.
Torno a ribadire – conclude Ferranti – come sia al contrario indispensabile che il percorso di riequilibrio dei posti letto convenzionati in Umbria, coinvolgendo anche Terni e il territorio ternano, debba essere una priorità ed abbia bisogno di tempi rapidi e puntuali . Questo è quanto ha chiesto il consiglio comunale di Terni votando. Questo è ciò che si aspettano i cittadini ternani e questo è ciò che serve alla sanità regionale per divenire più efficace e fornire un servizio di maggiore qualità a tutti i cittadini umbri. La richiesta, espressa e votata dal consiglio comunale di Terni deve finire sul tavolo del nuovo ministro della salute, Schillaci”.
Sempre dalla maggioranza parla Michele Rossi (Terni Civica): “Come ho sempre scritto e come ricordo di aver commentato fin da quando nella sede della Ternana ci fu presentato per la prima volta il progetto, la questione è e rimane di volontà politica – scrive Rossi – tecnicamente si è fatto tutto quanto era necessario, con una progettazione di livello e con un iter veloce e corretto. Il Comune di Terni ad esempio ha svolto egregiamente il suo compito nell’interesse pubblico.
Ma nel trascorrere del tempo nessun segnale per cambiare la sorte di un giudizio tecnico, quello di oggi, che sembrava sempre più scontato.
Ora tutto torna al punto di partenza ovvero al piano politico.
In mano alla politica, in particolare al Consiglio Regionale dove il piano sanitario è in preadozione e dove ad oggi non è prevista alcuna clinica su Terni.
Se la politica lo volesse – conclude Rossi -è ancora in tempo altrimenti tramonta tutto ed addio sogni di gloria”.
Il giudizio di Luca Simonetti, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle: “Quando Terni perde un’opportunità – scrive – non c’è nulla da gioire. Come comunità dovremmo imparare a vincere o a perdere tutti insieme, fermo restando le differenze e soprattutto le responsabilità tra coloro che hanno il potere di prendere le decisioni e chi no, ma ugualmente ha fatto il possibile per mettere in condizione l’amministrazione comunale di giocare al meglio questa partita sui tavoli della Regione.
I risultati ad oggi sono deludenti, soprattutto se guardiamo la dicotomia con cui la giunta Tesei guarda al nostro territorio. Gli imprenditori come Bandecchi trovano ostacoli per stadio, clinica e centro sportivo. Progetti che ovviamente non sono solo sportivi, ma tendono al rilancio economico e al potenziamento infrastrutturale dell’intero territorio. Un territorio dove invece sono gli impianti di trattamenti fanghi e gli inceneritori a trovare la strada spianata.
Senza nasconderci – aggiunge Simonetti – è chiaro anche che qualcuno non si è fatto scrupoli nel prendere in giro una città, mentre si puntava il dito sulle minoranze. La questione stadio-clinica sin da subito è apparsa come materia estremamente complessa che qualche politico e qualche tifoso, non proprio disinteressato, ha voluto semplificare. Questo è servito solo a riversare odio verso tutti coloro che hanno cercato di esprimere le loro titubanze sul progetto o hanno semplicemente voluto offrire spunti di riflessione. Mezzi figuranti, non mossi certo dall’amore per la città, hanno esposto queste persone al pubblico ludibrio. La vicenda stadio-clinica dimostra, infine, con forza dirompente quanto sia urgente e necessario porre all’attenzione il tema del riequilibrio territoriale. La misura è colma è tutto il resto è fuffa”.
“Il sindaco si scusi con le opposizioni e con la città – è quanto chiedono i consiglieri Francesco Filipponi del Partito Democratico e Alessandro Gentiletti di Senso Civico, in una nota congiunta – rispetto alla vicenda stadio clinica – aggiungono – la nostra posizione è stata dall’inizio dell’iter di assoluta coerenza e leale verso le sinistre e la città che rappresentiamo. Come gruppi consiliari abbiamo inteso accogliere favorevolmente la dichiarazione di pubblico interesse per lo stadio, specificando fin dall’epoca la necessità di intraprendere percorsi separati per la clinica. Lo abbiamo anche fatto notare e detto pubblicamente ai vertici della Ternana calcio. In sede di dichiarazione di pubblica utilità in consiglio comunale abbiamo più volte sottolineato che il percorso sarebbe dovuto essere diverso ovvero in linea con la necessità di suddivisione ,già richiamata, degli iter.
Per gli ulteriori 5 mila metri di commerciale in seguito alle prese di posizione delle associazioni di categoria — scrivono ancora Filipponi e Gentiletti – ci siamo astenuti e proposto alternative. La giunta Latini e la maggioranza hanno invece preferito illudere e sbeffeggiare la Ternana calcio ed i cittadini ternani. Loro sono i responsabili di questo fallimento. Dovrebbero ammetterlo e chiedere scusa alle opposizioni e alla città per non aver aperto il confronto che avevamo chiesto. Anche la nota postuma alla conferenza dei servizi decisoria non poggia su basi reali, assurdo che la Regione dia prescrizioni a se stessa. Chiederemo la convocazione degli assessori competenti e degli uffici regionali in Consiglio comunale.
Il riequilibrio territoriale – concludono – è cosa seria così come la difesa primaria della sanità pubblica. Dal canto nostro siamo fin da subito disponibili a riprendere il confronto con la Ternana calcio ed i cittadini per realizzare un nuovo stadio partendo dalla disponibilità dei canoni idrici per gli impianti sportivi ed anche dalle strutture destinate fino ad oggi a scopo sanitario come l’ex milizia, attraverso anche un percorso pubblico che permetta la realizzazione dell’opera da parte delle istituzioni cittadine”.