Smaltita la delusione per il mancato oro alle olimpiadi di Parigi, non ci si può che complimentare con la squadra del fioretto azzurro che ha vinto la medaglia d’argento. Onore dunque a Tommaso Marini, Filippo Macchi, Guillaume Bianchi e ad Alessio Foconi.
L’atleta ternano ha subito critiche dopo la sconfitta 5-0 subita ad opera del giapponese Nagano. Sicuramente il più dispiaciuto sarà proprio lo stesso Alessio Foconi.
Ad Alessio Foconi è indirizzata una lettera aperta, sotto forma di post Facebook, dell’ex delegato provinciale CONI e attuale presidente di Confcommercio Terni, Stefano Lupi.
Eccola
Caro Alessio,
Sono a scriverti utilizzando i social, visto che tu ne sei giustamente un utilizzatore.
Ti conosco da tanto tempo ed ho seguito con grande passione il tuo percorso sportivo. Quello che hai fatto ed hai vinto sta lì e non lo voglio ricordare, tanta è la grandezza del tuo profilo di atleta. Vorrei parlare del ragazzo, dell’uomo Alessio Foconi. Sei un galantuomo, una persona perbene, di quelle per le quali mi sento onorato di esserne amico. L’amarezza di una prestazione non particolarmente brillante, non cancella né può macchiare il tuo essere un grande uomo squadra ed un atleta di valore e con valori. Sai, in un momento di difficoltà vorrei averti al mio fianco, perché so che non ti tirerai mai indietro, vista la tua lealtà ed il rigore comportamentale.
Sei il figlio che noi tutti vorremmo avere, ed il fratello maggiore serio e scanzonato che ciascun ragazzo vorrebbe in casa. Di quelli con cui confidarti , parlare di cose serie e condividere le cazzate. Non la faccio lunga. Aspetto di rivederti al Circolo Scherma Terni per darti un grande abbraccio. Ti saluto come da anni faccio : daje Picchio!!! A testa alta e con la consapevolezza di aver scritto belle pagine di sport e di fioretto. Ti voglio bene, sapendo di interpretare il pensiero di una città intera, di una regione e di coloro che vivono lo sport con serietà e sacrificio, come tu fai da anni. Un abbraccio Stefano
P.s. pubblico una foto insieme per il tuo sorriso e perché così mi sento un po’ campione anche io.