“In questi giorni l’Asm è finita, suo malgrado, nell’occhio del ciclone. A mettercela è stata il Comune di Terni che detiene la maggioranza delle quote azionarie. Cisl, Flaei Cisl e Rsu Asm se da una parte sottolineano la legittimità dell’amministrazione comunale a ricorrere alla Convenzione Consip, dall’altra evidenziano la contrarietà all’esternalizzazione del servizio di illuminazione pubblica, ricordando che Asm svolge questa attività fin dal 1964.
“Appaltare ai privati i servizi pubblici – secondo la Cisl e la RSU Asm – è una pessima idea, strutturalmente anche più costosa della gestione diretta, un errore probabilmente motivato solo dal pregiudizio secondo cui il privato è più efficiente, veloce e innovativo rispetto al pubblico.
Una corretta gestione richiede investimenti e controlli che il socio di maggioranza può, anzi deve esigere e richiedere ad Asm per meglio organizzare i servizi a tutela dei cittadini e dei lavoratori. Comune contro Asm – si legge ancora nella nota – della serie la rivisitazione di Caino contro Caino.
- Il Comune dimentica di essere proprietario di ASM Terni Spa per il 55%?
- Il Comune pensa alle conseguenze occupazionali del personale impiegato nella pubblica illuminazione con la sottrazione del servizio?
- Il Comune conosce il problema di promiscuità degli impianti della pubblica illuminazione con quelli di bassa tensione?
- Il Comune pensa ad un’alternativa diversa dalla logica del profitto a favore dell’occupazione e benessere delle aziende del territorio?
- Che fine ha fatto la valutazione sulla proposta di partenariato pubblico-privato?
Ancora una volta, poi, sottolineiamo come scelte che hanno ripercussioni sulla gestione dell’Azienda, dei lavoratori e dei cittadini, non vengano preventivamente analizzata, socializzate e discusse con le Organizzazioni sindacali. Organizzazioni sindacali che auspicano nel più breve tempo possibile di essere convocate.”
“Riteniamo incomprensibilmente frettolosa ed inopportuna la scelta dell’amministrazione comunale di ricorrere alla Convenzione Consip, per la gestione esternalizzata del servizio di illuminazione pubblica, ricordando che Asm svolge questa attività fin dal 1964.”
E’ quanto si legge in una nota del gruppo consiliare di palazzo Spada del Partito Democratico.
“Occorre a nostro avviso tenere in considerazione come primo assunto il parere non vincolante dell’autorità garante della concorrenza AS1842, nel quale si sostanzia che pur senza una gara aperta, nella gestione da parte di Asm è comunque garantito un sufficiente livello di trasparenza e pubblicità ai sensi del d.lgs. 50/2016, è stato infatti sollecitato il mercato attraverso la pubblicazione dell’avviso di indizione della procedura, oltre la verifica di interesse del mercato da parte di un advisor. Serve poi a nostro avviso – si legge nel comunicato del Pd – ascoltare i vertici di Asm, anche e soprattutto a seguito della missiva di Asm inviata in data 20 novembre, nella quale si sottolinea che l’iter avviato dall’amministrazione, potrebbe essere soggetto a censure di legittimità.
Per di più esternalizzare ai privati i servizi pubblici è una pessima idea, in questo caso anche sicuramente più costosa della gestione diretta così come risulta dallo storico di bilancio.
Le conseguenze dal punto di vista occupazionale per l’ASM potrebbero essere assolutamente negative, con la perdita di diversi posti di lavoro, in un contesto economico cittadino particolarmente fragile. E’ necessario a nostro avviso, non procedere il prossimo 29 novembre, all’approvazione dell’atto, al fine di evitare gravi pregiudizi per Asm e per le casse del comune.”