In una breve nota le organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil fanno il punto sulla situazione alla Treofan dopo l’incontro di ieri al Ministero dello Sviluppo Economico, del quale abbiamo già riferito ieri.
Treofan prende quota la reindustrializzazione dell’area. Due i progetti, uno è di Novamont. Framarini: “potrebbe fornire la materia prima”
I sindacati pur definendo “ancora interlocutorio” l’incontro avuto tuttavia sottolineano che “sono stati confermati alcuni elementi già emersi per vie non ufficiali nei mesi scorsi rispetto alla prospettiva di reindustrializzazione ed altri nuovi soprattutto sul versante degli ammortizzatori sociali.”
Per quel che riguarda gli ammortizzatori sociali “in virtù della riconferma dell’area di crisi complessa per il territorio ternano-narnese, sarà possibile per la Regione UMBRIA attingere alle risorse per l’erogazione della CIGS in deroga, anche in continuità con l’attuale strumento già concesso a fronte della chiusura aziendale da parte di Jindal, in scadenza il prossimo mese di febbraio 2022, per ulteriori 12 mesi. Tutto ciò è possibile – fanno sapere Filctem-Femca e Uiltec – in virtù di una analisi complessa degli strumenti normativi messa in campo dalla Regione Umbria con i vertici del Ministero del lavoro e del Mise, tesa a garantire comunque una copertura finanziaria in attesa che si delineino i presupposti per la partenza di un piano di reindustrializzazione, che avrà sicuramente tempi non allineati alla CIGS in essere. Come Segreterie nazionali in questi ultimi mesi, vista la dilatazione dei tempi per l’elaborazione del piano di rilancio del sito, abbiamo sollecitato le Parti istituzionali a trovare congrui strumenti a sostenere i Lavoratori e le loro famiglie del territorio per tutto il tempo necessario.
Successivamente all’approvazione della cabina di regia del Mise di un processo di reindustrializzazione, sarà possibile attingere ad ulteriori risorse per gestire la fase di implementazione progettuale dei nuovi soggetti, ad accompagnare i tempi necessari alla realizzazione degli investimenti ed alla necessaria formazione delle maestranze.”
Dunque, la speranza è che la reindustrializzazione prenda forma e vada a buon fine. Le incognite non mancano ma il liquidatore ha confermato nell’incontro di ieri l’esistenza di due progetti complementari fra loro.
“Allo strumento della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria in Deroga, si va ad aggiungere, in modo complementare ed accessorio, un provvedimento attivato dal liquidatore in sinergia con il progetto della Regione UMBRIA denominato Re-work, che prevede un’assistenza gratuita ai lavoratori che accetteranno volontariamente, attraverso un percorso di formazione (tirocini professionalizzanti) finalizzato alla ricerca e reintroduzione nel processo produttivo, stipulato con una agenzia di ricollocazione, che ha l’obbligo di soluzione certa per almeno il 25% degli aderenti.
Abbiamo inoltre chiesto all’azienda – concludono le organizzazioni sindacali – la proroga per sottoscrivere i verbali di conciliazione, in virtù del prolungamento degli ammortizzatori sociali.”