Una serata emozionante, nel segno del sold-out di un anfiteatro romano di Terni finalmente gremito, ma anche di una qualità assoluta della rappresentazione, degna del ritorno a Terni dopo 40 anni della Turandot, la grande incompiuta di Giacomo Puccini.
E’ stato un successo lo spettacolo che si è tenuto mercoledì sera con l’organizzazione degli Amici della Lirica di Terni.
Il pubblico presente ha potuto cogliere sin da subito il grande livello degli artisti – tutti – e degli ensemble, il Coro dell’Opera di Parma diretto dal maestro Ruben Ferrari e l’Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane diretta dal maestro Stefano Giaroli, giunto ad oltre 1.500 recite in carriera.
Una menzione spetta senz’altro ai bambini del ‘coro delle voci bianche’ che dalla scuola Mazzini di Terni, con poche prove e sotto l’attenta guida dell’insegnante Maria Cristina Luchetti, si sono inseriti alla perfezione nel contesto. Così come i figuranti, tutti ternani, che hanno dato un ottimo contributo.
Una serata arricchita anche dai ‘gesti’ che hanno portato per qualche attimo in scena i colori della Ternana Calcio per celebrarne i 100 anni. Il vessillo del drago tenuto con due aste, logo creato espressamente dagli Amici della Lirica per lo spettacolo, e tre maglie storiche dei rossoverdi, indossate sotto i costumi di scena e mostrate da Ping, Pong e Pang. Curiosità fatte proprie dal regista Alessandro Brachetti che ha magistralmente guidato la messinscena.
Rispetto ai protagonisti dell’opera, il pubblico ha potuto apprezzare la qualità importante delle voci: dalla principessa Turandot (Maria Tomassi), al principe ignoto (Alberto Profeta), dalla giovane schiava Liù (Renata Campanella) a tutti gli altri professionisti che hanno lasciato un segno nel pubblico di Terni.
“Come Amici della Lirica – afferma il presidente dell’associazione, Francesco Giordanelli – è stata una grande soddisfazione sia riuscire a mettere insieme componenti – cantanti, orchestra, coro – di un livello così elevato, che coinvolgere gli spettatori in una ‘magia’ di oltre due ore, all’interno di uno scenario unico. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di un evento che senz’altro ha dato lustro all’estate ternana e alla città tutta”.