“Un presidio spontaneo e una veglia di riflessione per onorare la figura , l’opera e anche l’esempio di Aleksej Navalny , il dissidente russo morto nei gulag siberiani. Ci è sembrato giusto, partendo dalla vicenda Navalny, parlare di temi fondamentali come la libertà e i diritti dell’individuo, a maggior ragione in un momento come questo in cui queste cose sono date per scontate. Diritti, invece, che non sono conquistati per sempre e che bisogna tutelare”.
Lo ha detto a margine della manifestazione che si è svolta questa sera a Terni in piazza della Repubblica, uno degli organizzatori, Andrea Giuli, scrittore e giornalista, ex assessore alla cultura del comune di Terni.
“Siamo felici della riuscita di questa iniziativa nata al volo e in modo spontaneo per inserire Terni nel circuito delle città europee che hanno manifestato in difesa della libertà – ha detto il segretario comunale di Azione, Michele Pennoni. Niente è scontato – ha aggiunto – anzi spesso il nostro dibattito è inquinato da tesi che vogliono insinuare il veleno dentro il tema delle libertà. Chi è venuto qui ha dimostrato, al netto delle differenze, che siamo tutti dalla stessa parte, della libertà di opinione e politica e della democrazia”.
“Bisogna scegliere da quale parte stare – ha detto Alessandro Gentiletti, ex consigliere comunale – le società democratiche e libere o le dittature e le teocrazie. Io credo che la democrazia nella sua imperfezione sia la scelta migliore. Occorre dunque respingere con fermezza chi vuole distruggere la nostra democrazia, l’unica nella quale si può essere liberi”.