Una poetica passeggiata nella città del silenzio, nella memoria racchiusa tra le tombe dimenticate di grandi personaggi. “Nera Spoon River”, al cimitero di Terni, è stata un’esperienza toccante con l’attore Stefano de Majo, accompagnato dalle note del violino di Gustavo Gasperini, che ha fatto “rivivere pietre” cadute nell’oblio in un emozionante viaggio nel tempo. Un’iniziativa veramente originale, molto partecipata, realizzata grazie ad una felice intuizione che ha trovato insieme Gianluca Diamanti, Andrea Giuli, Maria Cristina Locci, Michele Rossi e Stefano de Majo.
“Coi morti non si scherza. E chi l’ha detto? Coi morti si sorride e ci si abbraccia. Ecco, oggi grazie a Stefano de Majo, al cimitero, mi sono sentito abbracciato. Credo che sia la prima volta, ha scritto in un post Gianluca Diamanti, di uno spettacolo organizzato al cimitero. Credo che la retorica sia rimasta fuori dai cancelli. Credo che alla fine in molti abbiano versato qualche lacrima, di nascosto, e altrettanti abbiano sorriso specchiandosi nel sorriso degli altri. Perché questo è teatro. Credo che grazie a Stefano e alle voci che è riuscito a rendere udibili, ognuno di noi abbia capito quanto sia esile il confine tra la città dei morti e quella dei vivi. Credo che in molti abbiano capito che se ci abbracciamo con loro, con i nostri morti e con le loro storie, quando usciamo da quel cancello di ferro (salvo che non ci chiudano dentro dopo le sirene) siamo più forti, più completi, siamo una città con tante radici, tanta linfa e tante idee. E anche più unita. Veloci come Borzacchini, intrepidi come Fratini, poetici come Endrigo, sorridenti come Ausilia, concreti e sognatori come Taddei, semplici come i mocassini del professor Donatelli, dritti come le lapidi del campo dei bombardamenti, tostissimi come il kamikaze Braconi, entusiasti come Stefano de Majo…
Ci siamo ripresi un pezzo di città, riprendiamoci la nostra anima, piano piano, con dignità e semplicità, senza retorica, come oggi pomeriggio…”
Il vicesindaco Andrea Giuli, ringraziando i numerosi presenti per “la strana e memorabile passeggiata tra i due mondi” ha scritto sul suo profilo Facebook “se il teatro dei ternani ancora non c’è, faremo teatro e cultura anche all’aperto ogni volta che si potrà“.
E per il protagonista Stefano de Majo sono state “Due ore ininterrotte di teatro della Memoria che a tutti sono volate…un’energia che ci ha spinto tutti quanti a stringerci intorno alle voci immortali di ieri. Le pietre in primo piano dei morti sulle nostre ombre sfocate di vivi”.
Michele Rossi ha scritto in un post “emozione allo stato puro! La gioia è vedere sempre più persone riscoprire l’amore per la nostra città. Siamo sulla strada giusta. È viva la nostra città… dalla città dei morti.”