Più in tanti preghiamo, più abbiamo la possibilità che il nostro desiderio venga esaudito. Anche questo è stato detto durante l’incontro interreligioso per la pace che si è svolto, per il secondo anno, in un luogo simbolo della città, proprio nella piazza denominata “della pace”. Presenti gli esponenti di alcune religioni, della chiesa Evangelica metodista di Terni, l’imam centro culturale Islamico Terni El Hachmi Mimoun, padre Vasile Andreca della chiesa Ortodossa Rumena, padre don Andriy Maksymovych della chiesa Cattolica Ucraina, rappresentanti della comunità Baha’i di Terni, dell’istituto Buddista della Soka Gakkai, chiesa di Cristo Santo ultimi giorni , tutti insieme per la pace. Li ha accolti il vescovo della diocesi di Terni-Narni-Amelia, mons. Francesco Antonio Soddu. “Dobbiamo coltivare la pace, dobbiamo adoperarci per la pace, in prima linea, aprire il cuore e lo sguardo a cominciare da noi stessi, nelle relazioni interpersonali e nelle opere di bene – ha affermato il vescovo – credere nella pace ed essere costruttori di pace, artigiani di pace, pregando per la pace, adoperandoci affinché la preghiera diventi un seme buono che cade nel nostro cuore e germogli in azioni concrete ad iniziare dalla nostra famiglia”. Citando l’enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco, mons. Soddu ha letto la preghiera al Creatore: “infondi nei nostri cuori uno spirito fraterno, ispiraci il sogno di un nuovo incontro, di dialogo, di giustizia e di pace. Stimolaci a creare società più sane e un mondo più degno, senza fame, senza povertà, senza violenza, senza guerre”.
E’ stato osservato un minuto di silenzio in onore delle vittime di tutte le guerre. Alla fine è stato distribuito il ramoscello di ulivo, simbolo di questa giornata e simbolo della pace. Sulle note dell’Inno alla gioia di Beethoven.
Presenti il sindaco di Terni Leonardo Latini e l’assessore al welfare Cristiano Ceccotti.