L’Unione Sindacale di Base attacca la Cosp Tecno-Service, “non ci riconosce”.
“Dopo l’ingresso dell’Unione Sindacale di Base in Cosp TecnoService, con più di venti iscritti e la nomina di un nostro rappresentante, l’azienda – si legge n una nota del sindacato – non riconosce la nostra organizzazione come rappresentativa, appellandosi ad articoli della legge 300 voluti dalle organizzazioni padronali con l’avallo degli altri sindacati confederali.
Abbiamo già formalmente richiesto due incontri, per poter parlare di problemi reali che i lavoratori quotidianamente percepiscono sulle proprie spalle, ma non ci è pervenuta nessuna risposta.
In Cosp – si legge ancora nel comunicato di USB – permangono condizioni difficili e problemi annosi che necessitano una soluzione, per questo molti lavoratori hanno scelto di aderire ad USB. Manca una contrattazione di secondo livello adeguata, i carichi di lavoro sono sempre più pesanti e lunghi, i cantieri nei comuni più piccoli e periferici dell’orvietano necessitano di bagni, spogliatoi adeguati per permettere il cambio degli indumenti e la detersione, soprattutto perché il contesto pandemico in cui viviamo non permette approssimazioni organizzative volte sempre al massimo profitto dei padroni”.