“Terni per la sua storia e le competenze ha un potenziale sul quale si può sperimentare il laboratorio della sostenibilità applicando le politiche europee e – partendo dal nostro potenziale – per sfruttare le occasioni che le ingenti risorse europee ci danno per riprogettare un modello di sviluppo, un modello economico, ma soprattutto un modello sociale che combatte le disuguaglianze e generi lavoro di qualità”
Così il segretario Cgil di Terni Claudio Cipolla al “Forum sostenibilità” promosso dalla Camera del Lavoro.
“La sfida è dimostrare che sicuramente ci sono dei valori generali, la lotta al mutamento climatico, ha sostenuto il vicepresidente commissione Ambiente e territorio della Camera Rossella Muroni, ma le soluzioni che proponiamo come ecologisti valgono anche sul piano economico, quindi sanno stare sul mercato anche e soprattutto di fronte a una crisi internazionale che riguarda l’approvvigionamento delle materie prime che mette in crisi i distretti industriali, ma anche rispetto al caro energia. Le misure ambientaliste diventano anche misure strategiche, per esempio, per raggiungere quell’indipendenza energetica che non solo ci renderebbe più sostenibili dal punto di vista ambientale, ma anche, mi permetto di dire, meno timidi verso le violazioni dei diritti umani, perché comprare gas dall’Egitto non è più sostenibile dal punto di vista sociale e della giustizia rispetto a comprarlo dalla Russia. L’Europa del green new deal è stata una bellissima notizia per tutti noi, poi è arrivato il Covid e abbiamo dimostrato, con il piano nazione di ripresa e resilienza, che questo paese ha bisogno di un indirizzo generale, ma soprattutto stabile. Il piano nazionale di ripresa e resilienza questo ci dà, ora dobbiamo metterlo a terra e quindi coinvolgere territori che è, come dire, un vizio di forma che c’è stato nel piano, cioè è un po’ passato sopra i territori, le Regioni. Adesso però questo gap va recuperato perché davvero può essere un’occasione irripetibile per i territori e per tutto il Paese.”
“Anche in relazione al conflitto in Ucraina, ha evidenziato la vicesegretaria nazionale della Cgil Gianna Fracassi, la necessità di accelerare la transizione è uno dei temi all’ordine del giorno. Lo stiamo vedendo anche nelle difficoltà che il nostro Paese ha nel diventare non dico autonomo perché è molto complesso diventarlo, ma riuscire in qualche modo a sostenere un passaggio complicato. Poi c’è un tema di politiche industriali perché è evidente che parlare oggi di transizione ambientale significa in primo luogo ridefinire le politiche ambientali del Paese. Questo ha una straordinaria complessità. È molto importante l’iniziativa di oggi qui a Terni perché ha tutte le condizioni per essere anche un luogo in cui si sperimenta la transizione energetica ed ambientale e quindi la riconversione ecologica della produzione. Tutto questo si fa con una prima condizione, che vi sia chiarezza sulle politiche industriali nazionali e questa manca. In secondo luogo ci sono le risorse, ma queste vanno meglio utilizzate, soprattutto sul versante territoriale, a sostenere questo passaggio.”