“Entro pochi giorni, il 30 novembre, arriverà uno stanziamento del governo che ci permetterà di estinguere tutto il debito pregresso, che era una causa ostativa alla statalizzazione dell’istituto, dunque l’ostacolo è stato rimosso, la domanda di statalizzazione è stata regolarmente presentata entro il 30 settembre, oltre ai fondi stanziati dal governo , pari a 4 milioni di euro, dovrebbero essere accreditati 6/12 residui del 2019, dal ministero, per un totale di 640 mila euro, più un avanzo ulteriore del 2018 di circa 100 mila euro. Non ci rimane che ricorrere al pagamento di tutti i nostri creditori, con ordine, le stipendialità dei docenti sono coperte.”
A dirlo, ieri mattina, durante una conferenza stampa convocata per spiegare un progetto, “Musica è” , destinato ai bambini, di cui parliamo in altra parte del giornale, è stata la presidente dell’istituto Briccialdi, la professoressa Letizia Pellegrini, che abbiamo visto per la prima volta, dopo “3 anni da incubo”, come lei stessa li ha definiti, sollevata e fiduciosa.
Il processo di statalizzazione ha i suoi tempi e non saranno tutte rose e fiori. Infatti, per il 2023, dopo il periodo di sperimentazione, il governo ha già pronta la mannaia per una razionalizzazione dell’offerta formativa erogata dai vari conservatori. “Se io rimango a fare il Presidente – ha aggiunto la Pellegrini, ricordando che il suo mandato scade a marzo 2020 – farò in modo che nel 2023 ci trovino già razionalizzati con la nostra ragione di esistere che c’è tutta, fin da ora, va sola evidenziata e praticata in modo che sia leggibile e chiara e che configuri il Briccialdi per quello che già è, cioè il polo di riferimento della formazione musicale della bassa Umbria e dell’alto Lazio. Noi potremmo accontentarci di essere una ottima scuola di provincia che eroga diplomi professionalmente spendibili ma possiamo pensare anche un po’ più in grande e considerare il Briccialdi come un motore di sviluppo della città. C’è da lavorare moltissimo, dunque, finalmente non più nel tamponare una emergenza che a tratti è parsa irrimediabile, che è stata rimediata, abbiamo di che vivere sereni.”
“Agli insegnanti -ha affermato ancora la presidente Pellegrini – mi sento di dire di stare tranquilli perché siamo completamente al di fuori di ogni emergenza e li ringrazio per l’impegno che non è mai venuto meno. Agli studenti dico lo stesso grazie perché vederli come studiano, come lavorano, il modo come frequentano questo luogo, i rapporti che hanno fra loro, per me , nei momenti più bui, sono stati l’unica molla che mi ha indotto a continuare a impegnarmi.”