“A quarant’otto ore dalla conclusione della manifestazione TERRE DI SAN VALENTINO , non ci sono cifre ufficiali sulle presenze, per questo per ora siamo improntati alla prudenza, ma le stime di cui siamo in possesso ci dicono che abbiamo sfiorato le novantamila unità.”
Lo afferma la segretaria generale della Camera di Commercio di Terni, Giuliana Piandoro che aggiunge ” tutti noi abbiamo avuto modo di apprezzare un afflusso ingente di visitatori, che si è concentrato per lo più tra sabato e domenica. La partecipazione ai bus turistici , organizzati dalla Camera di Commercio, e alle visite guidate in città hanno registrato un’ottima affluenza nella giornata di domenica mentre più contenuto è stato il flusso nel giorno di San Valentino, quest’anno ricadente in un giorno infrasettimanale”.
Sorta sulel ceneri di Cioccolentino, questa prima edizione della manifestazione, dunque, può essere archiviata come un successo.
La Camera di Commercio ha voluto conferire al Festival una forte impronta territoriale anche grazie alla collaborazione di tutte le Associazioni di categoria, in particolare con il grande impegno di Coldiretti e Confartigianato Imprese Terni.Per questo buona parte degli stand erano riservati ad imprese del territorio, ampio spazio è stato dato alle rievocazioni storiche con le suggestive sfilate del Corteo storico di Giove e dei gruppi di Terni, Narni, Amelia, Acquasparta, Calvi e Ferentillo. Le tradizioni culinarie ternane hanno visto protagonista il Pampepato di Terni celebrato con il Pampepato Day domenica 17 in piazza della Repubblica, qui le degustazioni in un grande padiglione dedicato hanno raggiunto il tutto esaurito. Attrattive sono risultate anche le visite a piedi, in centro, alla Terni Romana e alle Sette Chiese tutte svolte con guide turistiche professionali: nei due giorni infrasettimanali di giovedì 14 e venerdì 15 sono stati oltre 60 i partecipanti e i numeri sono raddoppiati nel fine settimana.
“La nostra percezione – ha sottolineato il Presidente Giuseppe Flamini – è che il brand Terre di San Valentino lanciato con il Piano di marketing territoriale stia cominciando ad entrare nel sentiment dei visitatori come identità comune dei nostri territori. Le Terre sono un luogo ampio, differenziato, ricco di beni artistici, location uniche per sport e attività outdoor, un luogo che rappresenta sempre una scoperta per chi viene dalle nostre parti”. “Serve però una metabolizzazione da parte della città, in primis da parte degli operatori economici – ha aggiunto Flamini – questo numero zero del Festival ha dato buoni risultati ma erano ancora troppe, ad esempio, le saracinesche abbassate nei giorni del Festival. Riteniamo perciò che ci siano i presupposti per migliorare e per far rivivere il nostro territorio”.
“Molte sono state le presenze ma molte altre potrebbero arrivare se tutti i soggetti pubblici e privati delle Terre di San Valentino facessero fronte comune da subito, intorno al progetto. La Camera di Commercio – conclude Presidente Flamini – da oggi, invita tutti gli altri attori del territorio per lavorare sulle Terre di San Valentino 2020, noi ci crediamo e invitiamo tutti a lavorare insieme per questo. San Valentino e il comprensorio di Terni con i suoi piccoli borghi e le sue tante eccellenze possono diventare un prodotto turistico che valorizza e completa l’immagine turistica dell’Umbria. L’Ente camerale su questo progetto ha investito e ha lavorato, attraverso la propria struttura, al fine di portare valore aggiunto a questo territorio, che sconta ancora le conseguenze di una serie di difficoltà importanti”.