C’è anche un terremoto di cui nessuno parla. In Umbria, ad esempio, le scosse sismiche del 2016 hanno prodotto danni sensibili anche fuori dal cosiddetto “cratere sismico” dei 15 comuni di cui fanno parte i centri più colpiti quali Norcia, Cascia e Preci. Ci sono infatti altri 511 nuclei familiari, per un totale di 1.250 persone, che hanno avuto le proprie abitazioni lesionate e quindi inagibili, così da ricorrere al contributo di autonoma sistemazione.
Solo a Foligno sono 110 le domande attivate, ma ce ne sono altre 50 a Gualdo Cattaneo, 48 a Montefalco, 43 a Marsciano, 21 a Narni, 20 a Bevagna, 18 a Terni, 14 ad Acquasparta, 11 a Campello sul Clitunno, 10 a Gubbio.
Sono numeri, questi, raccolti dall’agenzia Ansa, tramite il centro funzionale della Protezione civile umbra di Foligno, il cui responsabile, Alfiero Moretti, spiega come, in totale, siano 50 i comuni interessati. “Anche se l’attenzione mediatica è soprattutto rivolta alla Valnerina – ha sottolineato – la struttura è chiamata a gestire un’emergenza molto più ampia. Fuori dal cratere – ha aggiunto Moretti – abbiamo la stragrande maggioranza di edifici con danni lievi, ma ci sono anche abitazioni che sono state seriamente danneggiate”.