Sono 15.000 gli edifici danneggiati dai ripetuti terremoti che hanno colpito anche l’Umbria nel 2016. La stragrande maggioranza di questi (14.450) sono strutture private mentre le restanti 450 unità di riferiscono ad edifici pubblici, scuole comprese. A tredici mesi dal primo violento sisma dell’agosto dell’anno scorso, è la Protezione civile regionale a fare il punto della situazione. I numeri parlano anche di 6.519 sfollati, mentre le richiesta per le Sae, le Soluzioni abitative meglio conosciute come “casette”, sono 776 sui tre comuni di Norcia, Cascia e Preci, 210 delle quali consegnate. Le schede Aedes ancora da compilare, quelle che certificano l’agibilità e il grado dei danni degli edifici, sono 466.
Sul versante della ricostruzione, la Prociv dell’Umbria spiega come per quella “leggera” privata, che riguarda immobili con danni lievi, siano pervenuti agli uffici competenti 162 progetti, 18 dei quali autorizzati.
Delle 50 pratiche inoltrate invece per la ricostruzione “pesante”, sono 10 quelle ad essere state istruite. Una sola, però, quella autorizzata.