Decine di quintali di derrate alimentari, in particolare salumi, formaggi, conserve, vengono portati via da giorni, anche questa mattina, dai negozi distrutti dal terremoto nel centro storico di Norcia, zona rossa inaccessibile. Si tratta della merce nei magazzini di attività commerciali, adesso chiuse, ma perfettamente attive fino al sisma. Le derrate vengono portate via per non farle deperire in attesa di essere vendute, anche in risposta a iniziative di solidarietà per Norcia dove tramite i social si chiede di acquistare le merci del territorio come forma di sostegno alla popolazione colpita. Le merci vengono ritirare con l’assistenza dei Vigili del fuoco e ogni proprietario le deposita in container.
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“Mettiamoci insieme per contribuire a ricostruire il puzzle della nostra regione. Abbiamo i pezzi, le persone e le capacità’. Facciamolo da domani, a una settimana dalla grande scossa”: è questo l’appello di Luisa Todini, imprenditrice di Todi, dopo il terremoto che ha colpito in particolare la Valnerina.
“Gli umbri per l”Umbria” il tema scelto per quella che intende diventare una rete di energie e che è stato lanciato attraverso l’agenzia di stampa ANSA.
“Ciascuno di noi – ha detto la Todini – sta facendo qualcosa in una regione molto colpita dal sisma. Siamo in tanti, con le risorse economiche necessarie ma anche con le competenze più diverse, persone nate e residenti in Umbria come me ma anche di adozione. Penso a chi anima il Festival di Spoleto o Umbria jazz ma anche ai tanti che da tutto il mondo hanno seconde case nella nostra bella regione. Tutti accomunati dall’amore per questa terra”.
Una rete per la quale l’imprenditrice, attuale presidente di Poste italiane si rende disponibile a essere punto di aggregazione. “In questi ultimi giorni – ha aggiunto – ci siamo sentiti e in tanti mi hanno chiesto di cosa ci sia bisogno. Possiamo coordinarci con le istituzioni, prima fra tutte la Regione, e con la protezione civile per intervenire dove ce ne è bisogno. Per i bambini o per gli anziani, ma penso anche agli studenti universitari”. “Possiamo aggregare – ha concluso Luisa Todini – una parte forte e vitale dell’Umbria per ricostruire il puzzle”.
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In seguito all’incontro tra la Regione Umbria, l’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria, l’Anci Umbria, le Province e i funzionari della Protezione civile, è emerso un quadro rassicurante che consente, per lunedì 7 novembre, la ripresa dell’attività didattica nella maggior parte delle scuole umbre. Fanno eccezione Norcia, Cascia, Preci e Monteleone di Spoleto dove, sicuramente, non si tornerà sui banchi prima di lunedì 14 novembre.
L’annuncio arriva dall’assessore regionale Antonio Bartolini, il quale – in un comunicato – sottolinea che dalle ricognizioni compiute e dalle informazioni riferite dall’Ufficio scolastico regionale, risulta completata l’attività di verifica. Il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti, rende noto a sua volta che tutti i sindaci comunicheranno nelle prossime ore la tempistica e la modalità di riapertura delle scuole dei rispettivi territori, avvalendosi, se ancora del caso, delle sinergie con gli enti competenti.
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In seguito al terremoto del 30 ottobre, a oggi risultano assistite in Umbria 4 mila 839 persone. Il dato aggiornato è stato fornito dal Servizio regionale di Protezione civile. Le persone che hanno trovato assistenza in alberghi fuori dall’area dell’epicentro sono 1.077, mentre in 3.194 sono alloggiati in strutture comunali comprese le tensostrutture, tipo tende sociali, 202 in quelle ricettive locali, 366 in tende sparse comprese quelle più piccole montate per gli allevatori.