Porta a casa altri 65 giri, Danilo Petrucci, nel secondo giorno di test a Philip Island. Ancora tanto lavoro sul passo per il pilota ternano, che – come ieri – ha corso in progressione e testato diverse soluzioni di mescola portate dalla Michelin.
Diverso da ieri però è il tempo (1’30”1), con Petrux che è sceso di appena un decimo rispetto alla prestazione di mercoledì, mentre altri hanno limato quasi un secondo. Colpa probabilmente di un malfunzionamento della gomma posteriore, che non ha garantito al giovane pilota Pramac il grip ideale per lanciarsi a tutta. Con fisiologiche ripercussioni sulla posizione finale: dal 6° posto di ieri al 14°. Non che importi molto, in un contesto di prova, soprattutto considerando gli ottimi riscontri avuti sul passo gara. Va peggio ad altri big, come Jorge Lorenzo che con la Ducati ufficiale è addirittura 15° e cova qualche dubbio in più rispetto alle scorse uscite. Danilo invece trasmette sicurezza e sembra fiducioso. Nella moto e in sé: «Sono soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto oggi. Mi dispiace solo di non aver potuto sfruttare al meglio la gomma nel time attack. Ciò che conta è che abbiamo fatto tante prove e continuato ad avere un buon feeling con la moto. La posizione in classifica non è quella del primo giorno ma ci riproveremo domani» ha commentato sereno il 26enne.
Qualche problema lo ha accusato anche Valentino Rossi, che dopo le buone sensazioni del mattino si è smarrito in una serie di modifiche che nel pomeriggio lo hanno relegato in 8° posizione. Di certo non è questo il tempo degli allarmismi, ma vedere il proprio compagno, Viñales, svettare in classifica non deve essere il massimo per il Dottore. Compleanno amaro, quindi, per il 9 volte iridato (compie 38 anni) che deve constatare anche l’ottimo stato di forma di Marc Marquez, 2° davanti ad un’altra Honda – quella clienti di Cal Crutchlow. Detto della 5° posizione di Dovizioso, stupisce Aleix Espargaro, 6° con un’Aprilia in netta crescita. Solo 12° Iannone, che per un giorno non porta in alto una Suzuki sin qui comunque positiva.
(Giulio Sacco)