Mal di pancia e dubbi 5stelle a tutti i livelli, dai parlamentari all’ultimo degli elettori, sull’operato del governo Draghi. Dubbi che passano anche attraverso esponenti di spicco locali del Movimento come Thomas De Luca, il consigliere regionale che ieri ha dettato alla agenzie un comunicato molto severo su certe decisioni prese dal governo (dei migliori?) che imporrebbero una “ampia riflessione”.
DI THOMAS DE LUCA
Non siamo entrati nel governo dei migliori per fare le cose peggiori. Alcune misure previste all’interno del Decreto Semplificazioni, invece, mettono in serio pericolo l’integrità ambientale e la salute nei nostri territori, e non sono in alcun modo tollerabili. Il nuovo decreto dà in sostanza il via libera alla costruzione di nuovi inceneritori e all’ampliamento e al revamping di quelli esistenti.
Nell’allegato I bis del nuovo decreto legge n. 77 del 31 maggio 2021, il cosiddetto “Semplificazioni”, vengono inseriti nell’elenco delle opere strategiche per il “Piano Nazionale Integrato Energia e Clima” anche “nuovi impianti per la produzione di energia” da “residui e rifiuti”. Previsto anche l'”incremento della capacità esistente”. Non solo. Grazie ai commi 2 e 3 dell’art. 35, sia nei cementifici che negli inceneritori sarà possibile bruciare rifiuti sotto forma di Combustibile solido secondario, esclusivamente con una mera comunicazione o aggiornamento e senza più procedere ad alcuna valutazione dell’impatto ambientale e sanitario sui territori.
Una minaccia che l’Umbria non può in alcun modo permettersi di accettare passivamente, nel momento in cui deve ancora rialzarsi dalle conseguenze del terremoto sommate a quelle della pandemia. Un colpo al cuore per quei modelli virtuosi che hanno reso il nostro Paese un modello internazionale, in totale contrarietà rispetto alle linee di indirizzo del PNRR e ai piani d’azione dell’Unione Europea. In Umbria le prime conseguenze si avrebbero quindi a Gubbio, a Spoleto ed a Terni. La deregulation totale prevista nel Decreto Legge aprirebbe la strada ad una crescita esponenziale di questa tipologia di impianti in tutto il territorio regionale, compresa Perugia. Il paradosso di tutto questo è ancor più palese alla luce di quanto scritto nel PNRR nazionale. E cioè che proprio il recupero energetico dei rifiuti non differenziati, raccolti come Rifiuti Plastici Misti, è l’ostacolo maggiore al raggiungimento dei target europei per l’economia circolare.
Il Movimento Cinque Stelle deve procedere imprescindibilmente, attraverso i propri rappresentanti, ad emendare in sede parlamentare queste previsioni normative. In tal senso, la presa di posizione pubblica della senatrice Emma Pavanelli è stata condivisa da tutti i portavoce umbri. Entrare nel governo dei migliori per fare le cose peggiori, in totale contrasto con uno dei pilastri irrinunciabili del Movimento, non è oltremodo accettabile. Appare evidente a questo punto la necessità di aprire una più ampia riflessione sulla posizione del Movimento all’interno della compagine governativa.