“Se si è arrivati alla firma dell’Accordo di programma per Ast il merito è di Stefania Proietti e Francesco De Rebotti. Ci siamo trovati difronte un foglio bianco e tutto quello che abbiamo costruito lo abbiamo fatto da zero”.
Non ha dubbi in proposito l’assessore all’ambiente della regione Umbria Thomas De Luca.
“In proposito – aggiunge De Luca – vi consiglio di andare a vedere la mia interrogazione all’assessore Michele Fioroni del mese di settembre (2024, ndr) e vedere la risposta.
Si parlava della costituzione di una società mista pubblico-privato per la gestione della centrale di Galleto, che De Luca proponeva e che Fioroni bocciava:“Per poter produrre un acciaio decarbonizzato, con l’idrogeno nel processo produttivo, la sfida è quella di produrlo da fonti rinnovabili. A Terni – sosteneva l’allora assessore allo sviluppo economico dell’Umbria – sarebbe fattibile vista la vicinanza con la centrale, ma il problema è con chi questa energia la fornisce, ovvero Enel. Bisogna mettersi al tavolo affinché Enel consideri Terni un unicum che possa derogare dai meccanismi di mercato”.
La società, in realtà è stata poi costituita.
“Sono sicuro che a Terni – ha sottolineato De Luca – riusciremo a produrre acciaio veramente green, primo caso al mondo”.
L’assessore ha parlato di una vera e propria “operazione di ambientalizzazione” che verrà realizzata entro il 2030 con il raggiungimento dei valori-obiettivo per tutte le emissioni, compreso il Nichel.