Vacunalia, a cura di Niccolò Giacomazzi e Benedetta Monti, torna a settembre a Vacone (RI), grazie al sostegno del Comune di Vacone, Pro Loco Vacone e Studio MultiProfessionale di Roma. Durante le giornate del 3 e 4 settembre i curatori e gli artisti selezionati saranno presenti nel borgo, che verrà animato ulteriormente da appuntamenti gastronomici e musicali. Le opere collocate nelle location più suggestive di Vacone saranno visibili per tutto il mese, fino al primo ottobre.
Il Festival si trasforma liberando la sua natura nomade: se l’edizione precedente Ora et Ozia ha visto opere pittoriche appese tra i lecci nello storico bosco sacro del Pago, Il tempo scortese prevede la cordiale invasione del centro storico, che vive attorno a un castello abbandonato e appartenuto un tempo della famiglia Orsini.
Gli artisti Valerio d’Angelo, Verdiana Bove, Martina Cioffi, Roberto Lino, Pietro Moretti, Yuxiang Wang sono stati chiamati per introdursi in modo coerente all’interno del paese, assecondando l’atmosfera di Vacone che richiama un’estetica da luogo incantato, facendo della sospensione una condizione d’essere.
Tutto in questo contesto pare appartenere alle dinamiche della fiaba: l’imponente e antico castello medievale che stimola il desiderio di riattivarlo magicamente; una Dea, Vacuna, venerata dai tempi dei sabini e poi dei romani; il leccio secolare che pare al tempo stesso proteggere il borgo e incutere timore; il bosco sacro al quale si giunge dopo aver percorso un corridoio naturale e incontaminato