Il consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con la sola astensione del M5S, la mozione del consigliere Marco Squarta (Fratelli d’Italia) attraverso la quale si chiede alla Giunta di “intervenire nei confronti dell’Azienda ospedaliera di Terni per di individuare soluzioni idonee e definitive per la struttura complessa di Oncoematologia, ponendo particolare attenzione agli aspetti della dignitosa accoglienza e assistenza dei pazienti, da realizzare anche attraverso la messa a disposizione di spazi e servizi adeguati”.
Illustrando l’atto in Aula, il consigliere Squarta ha ribadito la necessità di “verificare la possibilità di trasferire il reparto di Oncoematologia dell’ospedale di Terni nella struttura ospedaliera principale, al fine di limitare i disagi per i pazienti che sono costretti a spostarsi da un plesso all’altro per effettuare gli esami diagnostici”. Il consigliere regionale ha spiegato che “il reparto di Oncoematologia dell’ospedale di Terni è uno dei servizi di eccellenza del presidio ternano, con una notevole capacità attrattiva nell’Italia centrale in ragione dell’alta professionalità del personale che vi opera. Tuttavia il reparto non si trova all’interno del plesso ospedaliero ma in una palazzina esterna e che ciò comporta notevoli difficoltà per i pazienti che sono costretti a spostamenti quantomeno inopportuni, considerata la loro condizione, per effettuare gli esami diagnostici. La struttura non appare più adeguata alle esigenze dell’attività, tanto che i pazienti lamentano ogni giorno notevoli disagi dovuti, tra l’altro, all’esiguità degli spazi rispetto al numero delle presenze”.
L’ASSESSORE LUCA BARBERINI:ENTRO GENNAIO LA DIREZIONE SANITARIA PRESENTERA’ UN PROGETTO
“A metà gennaio il direttore Dal Maso sarà in grado di presentare un progetto con risposte significative e puntuali per oncoematologia. Un progetto, partecipato con le associazioni, che darà dignità al reparto e spazi all’interno della struttura ospedaliera. Per questo chiedo che venga convocata la Terza Commissione per ascoltarlo – ha annunciato l’assessore alla sanità, Luca Barberini.
Analoga risposta – ha aggiunto – verrà data per il potenziamento dei posti letto per oncologie e oncoematologia. Il dibattito di oggi, però, ha allargato i confini della mozione. L’azienda ospedaliera di Terni soffre: risponde sia alla alta specializzazione, ma è anche un presidio ospedaliero che dà risposte sul territorio. E questa è una tipicità umbra. I dati ci dicono che oltre il 95% delle cure richieste dagli umbri vengono realizzate all’interno della Regione. L’Umbria è l’unica piccola regione che ha un saldo positivo tra i pazienti dentro e fuori regione. Anche nel 2018 l’azienda ospedaliera di Terni sta realizzando una mobilità attiva superiore al 20%, la più alta dell’Umbria. In questi anni abbiamo investito in maniera decisa sull’adeguamento dell’ospedale di Terni:quasi 60 milioni di euro, 20 per l’aggiornamento delle tecnologia e 40 in edilizia e messa in sicurezza del presidio ospedaliero. L’ospedale di Terni è quello che sta più indietro in termini strutturali rispetto agli altri, perché fu il primo intervento fatto. Non è giunto a fine vita, ma risente dell’impostazione data diverse decine di anni fa. Per realizzare un nuovo ospedale servono risorse. Un intervento del genere non può essere realizzato con economie regionali. In questo Paese è necessario ridare risorse e fondi per la programmazione sanitaria, cosa che non è stata fatta da anni. Abbiamo bisogno di risorse in maniera decisiva per nuovi interventi di edilizia sanitaria”.
LA SODDISFAZIONE DEL COMITATO TERNANO
Grande soddisfazione viene espressa dal Comitato per il Reparto di Oncoemetologia dell’Ospedale di Terni per l’approvazione da parte Assemblea legislativa dell’Umbria della Mozione presentata dal Consigliere Regionale di Fratelli D’Italia Marco Squarta.
“Dopo anni di battaglie – osservano i Componenti del direttivo Avv. Cecconelli, Dott. Annesi, Bordoni – l’organismo che presiede alla Sanità dell’Umbria ha impegnato la Giunta Regionale a trasferire il reparto di Oncoematologia di Terni all’interno dell’Ospedale Santa Maria e a mettere a disposizione dei Pazienti spazi e servizi adeguati e una dignitosa accoglienza e assistenza dei malati oncologici, che da tutta l’Umbria e da altre regioni, ricorrono alle cure della struttura complessa guidata dalla Prof.ssa Marina Liberati.
Ulteriori speranze per la soluzione delle criticità di Oncoematologia ha suscitato l’intervento dell’Assessore alla Sanità Barberini che, diversamente da altri momenti, ha affermato che il Direttore Dal Maso sarà in grado di presentare entro gennaio un progetto “partecipato dalle Associazioni finalizzato a dare spazi all’interno della struttura ospedaliera”.
“Saremo vigili – puntualizzano i rappresentanti del Comitato – affinché il progetto non sia riduttivo per la dignità e l’assistenza dei malati oncologici.
A questa grande soddisfazione si accompagna la non compresa presa di posizione del Consigliere Regionale Liberati di Terni che non ha votato la Mozione che riguarda un reparto dell’Ospedale della propria città adducendo, rispettabili motivazioni di carattere strutturale e di pianificazione, ma che nulla hanno a che vedere con l’urgenza assistenziale dei malati oncologici che non hanno ad oggi neanche un posto letto dedicato.
Riteniamo – concludono i componenti del Comitato – che la mozione di Marco Squarta, approvata dal Consiglio Regionale, rappresenta anche un punto fermo per il futuro stesso della Struttura Complessa di Oncoematologia dell’Ospedale Santa Maria di Terni”.