Già altre volte è intervenuto sulla questione dei collegamenti ferroviari da e per l’Umbria. Lo fa anche oggi , Alberto Pileri, ex assessore del Comune di Terni, esponente dell’associazione Libertà Eguale dell’Umbria, che si sta accendendo il dibattito sull’Alta Velocità, sulla improbabile stazione da costruire in provincia di Arezzo, sul mancato raddoppio del tratto Terni-Spoleto , sul cantiere infinito fra Spoleto e Campello sul Clitunno.
Pileri boccia come sciocchezze le ipotesi di far passare i treni Perugia-Roma sulla Ferrovia Centrale Umbra. E, visto, che in ogni caso, per accedere all’Alta Velocità ci vorranno anni, intanto si potrebbe sperimentare: trasformare l’InterCity Tacito in “Freccia”, “va bene qualsiasi colore, bianca, argento, rossa”.
“L’Umbria non più aspettare , se non ora quando?”
QUESTO L’INTERVENTO INTEGRALE DI ALBERTO PILERI
Ogni giorno che passa – fra ritardi, disfunzioni e servizi carenti di cui a farne le spese sono soprattutto i pendolari –emerge la fragilità e l’inadeguatezza dei collegamenti ferroviari dell’Umbria .
Ogni giorno una pena ed un’odissea. Una volta mancano le carrozze, un’altra i treni regionali vengono deviati in uscita da Roma sulla vecchia linea o messi sempre in coda alle frecce che hanno la precedenza, un’atra ancora si rimane appesi a Giuncano. E che dire poi del macroscopico errore , attribuito all’algoritmo utilizzato, nel calcolare le tariffe regionali ed interregionali , che ha comportato un aumento del prezzo dei biglietti e degli abbonamenti venduti ai pendolari che si protrae da anni?
Per non parlare del cantiere eterno per il raddoppio della Campello – Spoleto. Siamo ormai al 15° anno.La guerra di Troia è durata dieci anni, una bazzecola al confronto. ( Ministro Graziano Del Rio, Commissario Anticorruzione Cantone, Autority Varie , siete state informate ? Se ci siete battete un colpo ! )
Di investimenti seri e veri , come quelli per il raddoppio della linea fra Terni e Spoleto, la Giunta Regionale non vuol sentire parlare, così come i vertici del partito regionale di governo, nonostante sia stato depositato da tempo il progetto definitivo e nonostante il suo inserimento nel piano delle infrastrutture strategiche! Per non parlare della possibilità di istituire servizi ferroviari di Alta Velocità, trasformando l’IC Tacito in Freccia. Di quale colore, Rossa o Argento, non importa. L’importante, meglio prima che dopo, che questo servizio possa partire oggi, subito nel 2017. Perché, come direbbe Deng Tsiao Ping, non importa il colore del gatto, importa che prenda il topo! E l’Umbria deve poter prendere l’Alta Velocità non fra tre/cinque anni , nella migliore delle ipotesi, dieci/venti nella peggiore, ma ora, adesso, subito! Perché, per come siamo messi, nel medio-lungo periodo siamo destinati a perdere ulteriore terreno, a rimanere indietro, più indietro della Basilicata che sta sperimentando con successo e gradimento questo servizio ormai da quattro mesi , con l’impiego del Freccia Rossa 1000 Pietro Mennea.
Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire ( le tante voci che si stanno levando in tante città dell’Umbria, dalle associazioni, dai comitati civici, dai pendolari, dai consigli comunali, da esponenti politici di diversa estrazione politica ); non c’è peggiore cieco di chi non vuol vedere ( i problemi e la realtà per quello che sono, e le ipotesi e proposte a portata di mano, fattibili ); non c’è peggior muto di chi non vuole parlare, se non altro per replicare alle sciocchezze che pur autorevoli rappresentanti del Gruppo FS e degli ambienti ministeriali pronunciano con disinvoltura e leggerezza!
ALBERTO PILERI
Le proposte, come quelle della Nuova Stazione Alta Velocità da costruire nella Toscana meridionale, a Sud di Arezzo, in località Rugatino, o come quella di fare viaggiare i Treni da Perugia a Roma sulla linea ex FCU , saltando come se nulla fosse Città come Assisi, Foligno e Spoleto, non stanno né in cielo né in terra. Ci portano fuori strada, fuori tempo e su un binario morto, in un vicolo cieco! L’Umbria non può attendere, né può baloccarsi con queste amenità.
Il Governo annuncia finanziamenti per quasi 50 miliardi di euro per il prossimo decennio per le grandi infrastrutture. L’Umbria deve lavorare tutta unita per chiedere che sia finanziato il progetto del raddoppio della Terni-Spoleto. La vera, necessaria e utile opera strategica per la nostra regione.
Quanto al Servizio dell’Alta Velocità , con Trenitalia si avvii un confronto serrato per valutarne costi, benefici ed utenza potenziale, ragionando seriamente sulla sola e possibile ipotesi in campo: quella della trasformazione dell’IC Tacito in Freccia. Magari avviando una prima fase di sperimentazione, con una/ due corse giornaliere da e per Milano, al termine della quale fare una valutazione dei risultati conseguiti, per poi correggere il tiro se necessario.
Quanto ai servizi regionali per i pendolari, Trenitalia non può lesinare sulle carrozze da aggiungere agli attuali convogli, e deve valutare la possibilità di mettere sui binari treni per pendolari adatti alla linea alta velocità Roma-Orte, che non devono sempre e comunque dare la precedenza alle Frecce.
Bisogna battere un colpo. E’ tempo di aggiornare l’agenda e l’ordine delle priorità. I tempi sono maturi. Il tempo è oggi non dopodomani o dopodomani ancora. Il Treno non aspetta.” Il mondo ci casca addosso. Così com’ero restar non posso” ( Vinicio Capossela ).
Se non ora quando? Avanti con coraggio, è tempo di sposare le idee e le proposte giuste. Prendiamo tutti insieme il treno… della innovazione e del futuro. Riconnettiamo l’Umbria tutta intera. Il binario è il filo rosso/verde ( dello sviluppo green ) che tiene insieme oggi e ancor più domani le nostre città’.
P.S. Umbria Jazz Spring, che la Giunta Regionale, insieme alla Fondazione UJ, al Comune di Terni, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, a ERG, ha avuto il merito di riproporre a Terni quest’anno, e che si è svolta la scorsa settimana di Pasqua con una buona adesione di pubblico ( la qualità era fuori discussione ) è stata una idea, una iniziativa ed una proposta bella e giusta. Riconnette l’Umbria intera. Bene. Molto bene anche l’idea di pensare ad una edizione speciale per il 2018. Istituendo collegamenti veloci in treno, con il servizio dell’Alta Velocità, le nostre città saranno più accessibili dall’esterno per quanti vorranno venire ai concerti. Un ragionamento analogo può naturalmente essere esteso per altre iniziative e manifestazioni ( Festival Dei Due Mondi, Sagra Musicale, etc.).