Non sono particolarmente positive le notizie che emergono dal vertice al ministero dello sviluppo economico sulla vertenza Treofan.
Lo stabilimento di Terni resta operativo per i prossimi 3 anni. Dunque, l’immediato è salvo, per gli anni successivi nessuna certezza.
Molto peggio è andata per lo stabilimento di Battipaglia per il quale la Jindal ha confermato la chiusura.
Investimento e futuro certo, almeno sembrerebbe, per l’impianto di Brindisi.
Relativamente a Terni il risultato, secondo i sindacati, non è soddisfacente “al netto della prospettiva di rimanere aperti per i prossimi tre anni anche perché la volontà del gruppo Treofan-Jindal è quella di uscire in maniera graduale dalla produzione di commodities.”
Sempre da fonti sindacali si apprende che gli investimenti per Terni e Brindisi sono di 1 milione e mezzo l’anno, “investimento che per quel che riguarda Terni copre a mala pena i costi di manutenzione.”
Anche governatori delle tre regioni coinvolte, Umbria (Marini), Emiliano (Puglia) e De Luca (Campania) hanno espresso giudizi sostanzialmente negativi con Emiliano che minaccia di non erogare gli investimenti previsti su Brindisi.