Adesso iniziano i veri guai per i lavoratori della Treofan: da questo mese basta stipendi da parte della società indiana con l’attesa che la stessa invii al Ministero del Lavoro l’istanza per l’avvio della Cassa integrazione guadagni. Per la concessione non ci dovrebbero essere problemi di sorta anche se i sindacati vigileranno affinché tutto venga svolto velocemente. Il problema è che, va ricordato, dal momento dell’autorizzazione ministeriale passeranno dai tre ai cinque mesi prima che un qualche assegno possa arrivare nelle mani dei lavoratori. Dice Fabrizio Framarini dei chimici della Cisl: “Nell’accordo infatti abbiamo previsto che una parte delle sette mensilità, il 30%, potrà essere sbloccato prima su richiesta del lavoratore”. Le sette mensilità sono quelle che la Treofan liquiderà ai lavoratori per chiudere la partita.
Una facilitazione che i lavoratori delle ditte appaltanti non hanno: di loro almeno una settantina sono diventati disoccupati, con le stesse mobilità di quelli della Treofan ma senza le sette mensilità di “regalia”. C’è da dire che il loro mercato, strano a dirsi, è molto più flessibile e quindi più di qualcuno ha già trovato una nuova occupazione.