La Jindal diserta l’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico per la vertenza Treofan.
Via Skype è stato possibile solo un collegamento con un portavoce della multinazionale indiana, Jain Deepak. Questo comportamento dell’azienda ha irritato il governo rappresentato dal vice capo di gabinetto, Giorgio Sorial.
Il rappresentante della Jindal non ha fornito alcuna rassicurazione sulla ripartenza dello stabilimento di Battipaglia né sul futuro dello stabilimento di Terni.
“Tutto ciò – è scritto in una nota sindacale congiunta – è fortemente inaccettabile e non più tollerabile la metodologia utilizzata dai vertici Treofan-Jindal con le organizzazioni sindacali. Un così sprezzante atteggiamento – scrivono i sindacati – porterà a un problema di tenuta sociale soprattutto a Battipaglia dove i lavoratori sono in attesa di consocere il loro futuro dal 18 dicembre, data in cui si è deciso di non far più arrivare le materie prime, costringendo i lavoratori al presidio permanente davanti alla fabbrica”.
Il portavoce dell’azienda ha ribadito che nell’incontro del 24 gennaio verrà reso noto il piano industriale e verranno rese pubbliche anche le decisioni sul sito di Battipaglia.