Dopo una lunga trattativa durata tutta la giornata ancora un nulla di fatto riguardo ad un eventuale accordo relativo alla vertenza Treofan di Terni per la quale è prevista la chiusura dello stabilimento attraverso una procedura di licenziamento collettivo.
Per far fronte a questa decisione ancora una volta le organizzazioni sindacali e la RSU hanno giudicato positivamente l’ipotesi di concessione di un periodo di 12 mesi di Cassa integrazione guadagni straordinaria finalizzata ad aiutare un processo di reindustrializzazione del sito.
Un’intera giornata di riunione in cui si è assistito al continuo divincolarsi da parte del rappresentante aziendale sul tema dell’utilizzo dei macchinari e dell’attività in concorrenza anche se non diretta.
L’azienda ha manifestato la volontà di lasciare i macchinari nello stabilimento per tutto il periodo della CIGS però gli stessi macchinari non dovranno essere utilizzati, in quanto visti come potenziali strumenti di concorrenza.
Solo al termine della riunione il rappresentante della Jindal ha dichiarato di non avere alcuna delega per potersi impegnare sull’utilizzo dei macchinari.
Oltre al tema dei macchinari, resta l’altro nodo da sciogliere ovvero quello dell’erogazione dell’incentivo ai lavoratori che intenderanno sottoscrivere un accordo di conciliazione con l’azienda, oggi fermo a 4 mensilità nette.
Per questi due importanti aspetti il Ministero del Lavoro ha proposto un’ulteriore proroga di 48 ore alle parti al fine di trovare un accordo.
Gli operai , nel frattempo, continuano l’occupazione della fabbrica.