Dopo le rassicurazioni dell’onorevole Walter Verini, qui la notizia (https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/sezione-fallimentare-tribunale-terni-nessuna-chiusura-allordine-del-giorno-437247) sulla continuità dell’esercizio della sezione fallimentare del Tribunale di Terni, arriva un nuovo allarme, questa volta lanciato, dell’avvocato Domenico Benedetti Valentini secondo il quale il rischio chiusura per le sezioni fallimentari dei tribunali di Terni e Spoleto è ancora presente. Anzi la chiusura “è solo rinviata”.
LA LETTERA DI DOMENICO BENEDETTI VALENTINI
Ho avuto modo di illustrare ai Consigli degli Ordini Avvocati di Terni e di Spoleto le prospettive della riforma del diritto fallimentare. La mobilitazione della nostra categoria forense, estesa a molte città italiane, sembra per il momento aver convinto il Governo attuale a non esercitare quella parte della legge-delega con cui stava per sottrarre la competenza fallimentare a più della metà dei Tribunali italiani. L’imminenza delle elezioni ha consigliato evidentemente di non assumersi questa grave responsabilità, rimandandola al successivo governo. Teoricamente il temuto decreto ministeriale potrebbe ancora essere emesso anche a Camere sciolte, sebbene non credo che un provvedimento tanto devastante possa rientrare nella “ordinaria amministrazione” che costituzionalmente compete all’esecutivo in questa fase. La sostanza del problema tuttavia è solo rimandata. La legge-delega, concepita da Orlando e dalla “Commissione Rordorf”, prevede la istituzione di Sezioni specializzate solo presso quei Tribunali che per organico possono costituire una sezione di magistrati professionali a competenza esclusiva: cosa impossibile non solo per Terni e per Spoleto, ma per la maggior parte delle sedi italiane. Occorre dunque che con la massima urgenza il nuovo Parlamento modifichi la normativa: se Sezioni specializzate devono essere, siano costituite presso tutti i Tribunali da magistrati di carriera, integrati da avvocati e commercialisti esperti, iscritti in apposito Albo, e con dotazione di sufficiente personale di cancelleria. Dobbiamo chiedere a tutti coloro che partecipano alle elezioni politiche di impegnarsi, se eletti, a promuovere ed ottenere questa ragionevolissima modifica. Diversamente entro il 2018 si rischia seriamente la mutilazione dei nostri Tribunali: e non solo dell’Umbria Sud, sempre più priva di tutela, ma di tante sedi italiane non capoluoghi distrettuali. Senza dimenticare mai che, “tagliati” i Tribunali di competenza, le stesse Corti d’Appello più piccole come la nostra verrebbero presto messe in discussione.