Un incredibile tartufo nero del peso di un chilo e 400 grammi.
È stato scoperto sabato 21 giugno tra i boschi di Montefalco. A trovarlo, una cucciola con il fiuto da campionessa, Dora, un giovane lagotto romagnolo. Durante la delicata fase di scavo, mentre la terra veniva rimossa, è emersa la forma imponente del tartufo. Il cavatore – incredulo e visibilmente emozionato – ha capito subito che non si trattava di un ritrovamento qualunque. Stava tenendo tra le mani un tesoro. Un pezzo d’Umbria destinato a volare oltreoceano.
“Questo esemplare volerà con noi al Fancy Food Show di New York – ha commentato Giammarco Urbani, Ad del gruppo di aziende di famiglia, presente all’evento.
Nella Grande Mela avranno l’onore di assaporare non solo un ingrediente unico, ma un frammento del nostro territorio, che continua a sorprenderci con la sua generosità”.
È la Urbani Tartufi che se lo è aggiudicato, Urbani che esporta tartufi dal 1852, portando l’Italia nel mondo.
“L’Umbria, infatti, è una delle culle italiane del tartufo – ha aggiunto Urbani – ogni anno produce circa 20 tonnellate di nero e fino a 3 tonnellate di bianco pregiato. Ma oltre ai numeri, è la passione a fare la differenza. Quella dei cavatori e della cava del tartufo, oggi riconosciuti come Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO, e quella dei giovani che si stanno avvicinando con entusiasmo a quest’arte antica. Sempre più ragazzi tra i 16 e i 25 anni scelgono di sporcarsi le mani e farsi guidare dai loro amici a quattro zampe nei misteri del sottobosco, tra radici, odori e tradizione”.
“Una scoperta del genere è un segnale fortissimo – ha commentato Giammarco Urbani – È di buon auspicio per tutta la stagione, soprattutto in vista dell’apertura della ricerca del pregiatissimo Tartufo Bianco, a fine settembre”.