Sulla delicata questione della truffa a persone malate, si moltiplicano gli interventi e le prese di posizione. Il direttivo della Cgil di Terni, riunitosi oggi presso la sede del sindacato, ha approvato un proprio ordine del giorno. “La ‘truffa del dolore’ che ha portato agli arresti delle persone coinvolte – si legge – è l’ennesima dimostrazione, se ce ne fosse stato bisogno, di come le attività sanitarie e di assistenza debbano rimanere pubbliche ed essere sottoposte a continui controlli, per evitare che sulla salute possano verificarsi speculazioni e imbrogli”. Per il direttivo della Camera del Lavoro, “in un paese moderno e civile, l’assistenza e la cura non possono essere delegate ad attività imprenditoriali il cui unico scopo rimane il profitto fine a se stesso. Sulla salute – scrive ancora la Cgil – è fondamentale il ruolo del sistema pubblico e, laddove si dovessero inserire i privati attraverso convenzioni e accreditamenti certificati, maggiori devono essere i controlli di qualità ed efficienza”.
Per la Cgil di Terni, poi, “non convincono i processi di privatizzazione anche nelle attività di distribuzione del farmaco, perché non esiste il solo valore economico, ma prevalentemente quello sociale”.
Dunque, la Cgil di Terni, insieme a Federconsumatori Terni, adotterà “tutti i dispositivi a disposizione per impedire che si realizzi la deriva del sistema delle farmacie municipali e si tutelino cittadini e consumatori”. Cgil e associazione dei consumatori chiedono anche che “vengano attivate tutte le forme di collaborazione regionale nel sistema delle Farmacie comunali presenti in Umbria”.