Si è conclusa con l’arresto di due uomini, un 44enne e un 22enne di origini campane, la rocambolesca vicenda che ha avuto origine nel territorio di Città di Castello nella tarda mattinata di ieri.
Tre malfattori, dopo aver messo a segno due truffe nei confronti di anziani in Alto Tevere, con la tecnica del “sedicente Carabiniere” che simula il coinvolgimento di familiari delle vittime in gravi incidenti stradali, paventando pesanti conseguenze legali a loro carico, sono stati sorpresi da un familiare dell’ultima parte offesa che stava rincasando: l’uomo, che si era posto autonomamente all’inseguimento dell’auto con a bordo i tre fuggitivi lungo la E45, perdendola di vista all’altezza di Ponte Pattoli, nel frattempo ha però fornito alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di
Città di Castello indicazioni sul modello e targa del veicolo a loro in uso.
Le immediate ricerche diramate anche alle Centrali limitrofe hanno consentito di individuare l’auto in fuga lungo la E45, dove una pattuglia della Compagnia Carabinieri di Todi è riuscita ad agganciarla nei pressi di Deruta, rimanendo tuttavia coinvolta in un sinistro stradale con un altro veicolo nel tratto di strada dove è presente un restringimento di carreggiata per lavori, fortunatamente con lievi conseguenze sia per i militari che per gli occupanti dell’altro mezzo.
La fuga dei malviventi è proseguita fino al territorio ternano dove una pattuglia della Stazione di Narni Scalo, preliminarmente appostatasi in un’area di servizio lungo il RA-TO, all’altezza di San Liberato, ha riagganciato l’auto in transito, ingaggiando un inseguimento che è poi terminato all’altezza della rotatoria ubicata prima del casello autostradale di Orte, dove l’utilitaria dei fuggitivi è finita fuori strada.
Nonostante l’ulteriore tentativo di fuga a piedi nei campi limitrofi, due persone sono state fermate mentre il terzo è stato bloccato da personale della Sottosezione della Polstrada di Orvieto, giunta rapidamente in supporto dei militari.
L’auto utilizzata dai tre, unitamente ad un coltello rinvenuto a bordo, è stata posta in sequestro dai Carabinieri di Civita Castellana, intervenuti anch’essi sul posto.
Indosso ad uno dei truffatori i militari hanno rinvenuto la somma contante di 1.200 euro, consegnata dalla prima persona truffata, cui è stata poi restituita; inoltre sono stati acquisiti altri elementi che collocano i tre sul luogo della seconda truffa.
Per due dei fermati è quindi scattato l’arresto in flagranza per truffa e resistenza a pubblico ufficiale in concorso, con successiva traduzione nella casa circondariale di Terni in attesa dell’udienza di convalida.
Sul terzo sono in corso ulteriori accertamenti.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo, sono tuttora in corso per ricostruire l’intera dinamica degli eventi ed accertare eventuali responsabilità degli arrestati per altri reati simili commessi in questa regione ed in quelle confinanti.