Se il tempo non avesse fatto le bizze probabilmente oggi parleremmo di un’autentica invasione della Cascata delle Mormore. Soltanto il giorno di Pasquetta, infatti, sono stati circa 10 mila i biglietti di ingresso staccati. Un risultato che proietta la Cascata delle Marmore tra i siti naturalistici (e non solo) più visitati d’Italia. Basti pensare che alla Reggia di Caserta, il giorno del Lunedì dell’Angelo, i visitatori sono stati 9 mila, dunque meno che alla Cascata.
Dicevamo del tempo. La pioggia di sabato e del giorno di Pasqua ha notevolmente frenato la potenzialità della Cascata. Pensate che sabato 31 marzo soltanto 850 sono stati i turisti che hanno sfidato la pioggia mentre a Pasqua i biglietti staccati sono stati, nonostante le avverse condizioni climatiche, 3.900. In totale, quindi, sono stati poco meno di 15 mila i turisti che hanno affollato il parco naturalistico della Cascata delle Marmore nel week end di Pasqua. Se ci fosse stato il sole anche sabato e domenica , probabilmente staremmo a commentare cifre da capogiro.
Un record assoluto, invece, è stato stabilito a Carsulae, anche se parliamo di numeri diversi. Infatti non era mai accaduto prima che fossero contati 700 ingressi, in un giorno solo ,al Parco archeologico.
“Voglio ringraziare pubblicamente gli archeologi di ALIS e ACTL – afferma Stefano Notari , presidente del DIT, Distretto Turistico Integrato – che hanno lavorato nel tempo con progetti nel sito, sono molto bravi e ci tengo a farlo perché il loro lavoro prezioso rischia di passare in secondo piano visti i risultati clamorosi della Cascata delle Marmore. Voglio ricordare – aggiunge Notari – che a Carsulae c’erano stati circa 300 visitatori anche il giorno di Pasqua. Voglio poi sottolineare come a pochi chilometri dalla Cascata, nel cuore della Valnerina ci siano spazi infiniti con ancora vette innevate dove è possibile fare vero escursionismo. Il turismo sportivo, d’altra parte – conclude Notari – è il nostro fiore all’occhiello”.