Regione Umbria, magistratura e servizi sociali a confronto sul tema della tutela dei minori. L’argomento è stato al centro della riunione propedeutica all’avvio del secondo cantiere formativo sull’argomento, che si è svolta oggi a Villa Umbra, sede della Scuola umbra di amministrazione pubblica. Una sorta di percorso interistituzionale, promosso dalla Regione Umbria e nato nell’ambito del “Tavolo Integrato di confronto permanente su Famiglia e Minori”, attivato dal Presidente della Corte d’Appello di Perugia nel settembre del 2016.
L’incontro con i servizi sociali comunali e le zone sociali umbre, è stato aperto da Alberto Naticchioni, amministratore unico della Scuola, fortemente impegnata nella formazione in ambito sanitario e sociale.
I lavori sono stati moderati da Claudia Matteini, Consigliere di Corte d’Appello e Coordinatore del Tavolo integrato di confronto permanente su famiglia e minori. Relatore della giornata, il dottor Riccardo Romiti.
“La tutela del minore e la crisi della famiglia – è stato sottolineato – è, oggi, un tema emergenziale. Basti pensare che di fronte al Tribunale per i minorenni, nel 2017, sono risultati pendenti 953 procedimenti in materia di responsabilità genitoriale, di cui 359 si sono svolti in via d’urgenza. A questi, inoltre, si aggiungono tutti i procedimenti pendenti davanti ai Tribunali ordinari di Perugia, Spoleto e Terni, in materia di separazioni, che sono crescenti, ed in materia di affido di figli nati al di fuori del matrimonio. Tali numeri, che definiscono la dimensione del ‘fenomeno crisi della famiglia’, hanno richiamato l’attenzione delle Istituzioni. Nel 2016 è nato il ‘Tavolo Integrato di confronto permanente su Famiglia e Minori’, attivato dal Presidente della Corte d’Appello di Perugia, che registra la partecipazione di Magistratura, Regione, Aziende sanitarie locali e Ordini professionali”.
“La Regione – ha spiegato dal canto suo l’assessore umbro alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini – rafforzerà, con un nuovo intervento finanziario nel 2018, le unità di valutazione delle competenze genitoriali presenti all’interno delle Aziende sanitarie e delle Zone sociali. C’è, inoltre, l’impegno della Giunta ad utilizzare al meglio le risorse del bilancio regionale e quelle europee al fine di garantire protezione e prospettiva di vita a chi è portatore di diritti anche se non ha voce per esercitarli direttamente. Partendo dalle buone pratiche e dalle esperienze positive costruite in questi anni, l’obiettivo – ha concluso Barberini – è definire linee guida a livello regionale a tutela del minore”.
Il secondo cantiere formativo sarà curato dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica.