L’antropologo Gaspare Baggieri che lunedì 14 marzo è intervenuto nella puntata della trasmissione “Freedom-Oltre il confine” di Roberto Giacobbo, su Italia1, parlando delle Mummie di Ferentillo, ci chiede di ospitare una sua rettifica in merito a quanto da noi scritto.
“Mummie di Ferentillo l’antropologo Gaspare Baggieri spiega”
“Il bel servizio di Freedom è stato incentrato su una rappresentazione storica delle mummie di Ferentillo, che risalgono a secoli addietro, focalizzato sulla mummificazione naturale.
Terni è provincia dal 1927. L’ultimo corpo seppellito alla cripta di santo Stefano è del 1871, qualche anno dopo la collezione delle mummie ha avuto un suo riconoscimento museale (siamo sempre nel XIX secolo).
Dal 1860 la provincia dell’Umbria aveva come capoluogo Perugia, ed estendeva la competenza territoriale sino alla Sabina, inglobando tra l’altro Spoleto, Terni, Orvieto e Rieti .
Il sito di Ferentillo nei pressi del circondario di Terni, ricadeva quindi nel territorio della provincia di Perugia. In tal senso va inquadrato l’elenco dei siti citati nella puntata, cioè nella dimensione storico-temporale e geografica di appartenenza. Inoltre tre delle mummie di Ferentillo, sono al museo anatomico dell’Università di Perugia. A Borgo Cerreto (Spoleto), sempre dell’antica e attuale provincia di Perugia è presente un’altra importante collezione di mummie seguite da studiosi dell’Università di Pisa.”
Del resto si sta parlando di storia e di scienza e non di competenze amministrative o di diritto degli enti locali.
Visto l’interesse suscitato dai commenti e dalle belle immagini del servizio, possiamo auspicare prossimamente un interesse turistico per l’Umbria di un certo rilievo, pertanto in tal senso, si può dare qualche indicazione d’itinerario, ricordando che il comune di Ferentillo nella provincia di Terni, è a pochi chilometri da quest’ultima città, ed il museo delle mummie di Borgo Precetto nella chiesa di santo Stefano riconducibile al tempo dell’antica provincia di Perugia ne è una straordinaria testimonianza.”