“La disponibilità del personale sanitario è largamente insufficiente per poter dare risposte completamente adeguate alle richieste e alle esigenze sempre più complesse dei pazienti”. Così il segretario della UIL Terni Gino Venturi che ricorda come “per risolvere questo problema nel 2017 la UIL, insieme a una parte delle RSU e alle altre organizzazioni confederali, ha sostenuto una lunga vertenza che ha portato ad un accordo per ampliare la dotazione organica ferma al 2004. E’ ora indispensabile da parte della Regione una maggiore celerità nel concedere le autorizzazioni necessarie per la concretizzazione dell’accordo”. Ma questo, secondo Venturi, deve essere “accompagnato da un significativo mutamento del clima aziendale oggi troppo gravato da insoddisfazione, malumori e sfiducia da parte dei lavoratori che giustamente pretendono, da chi dirige, maggiore chiarezza, autorevolezza, coerenza ed affidabilità”. Il segretario della Uil aggiunge poi che va “realizzata la tanto affermata, ma mai attuata, integrazione tra l’Ospedale Santa Maria e la sanità territoriale di competenza dell’ASL e tra il nosocomio di Colle Obito e gli ospedali territoriali, a partire da quelli di Narni ed Amelia. In tal modo è possibile assicurare servizi migliori ai pazienti, ridurre i tempi di attesa, recuperare posti letto e sgravare il Santa Maria e il suo personale da alcune incombenze non specialistiche”. In conclusione la
Uil assicura il massimo impegno, anche utilizzando gli strumenti di contrattazione che il nuovo contratto nazionale offre, “perché gli operatori possano svolgere la propria attività in condizioni adeguate e perché i pazienti possano sempre avere quell’assistenza di altissima qualità che giustamente pretendono”.