La secolarizzazione è un fenomeno che cresce in Europa, in Italia e in Umbria.
Per la prima volta, nel 2018, il numero di coloro che non frequentano i luoghi di culto è superiore a quello di coloro che li frequentano, almeno una volta a settimana.
Lo si evince dal rapporto MEDIACOM 043,di Giuseppe Castellini, sul calo della partecipazione religiosa negli anni che vanno dal 2001 al 2018.
In base al rapporto gli italiani che vanno a messa almeno la domenica sono (anno 2018) 14 milioni 264 mila. Coloro che invece non frequentano mai una chiesa sono 14 milioni 670 mila. I primi, in questi anni, sono scesi dell’11,5%, i secondi sono saliti del 9,7%.
L’UMBRIA
La svolta, ossia il superamento del numero di coloro che non frequentano mai un luogo di culto rispetto al numero di coloro che lo frequentano almeno una volta a settimana, è avvenuta in Umbria nel 2016, due anni prima del dato italiano.
Dopo l’anno della svolta, l’indifferentismo religioso in Umbria ha continuano ad allargarsi velocemente: nel 2018 nella regione i frequentanti almeno una volta a settimana sono il 21,1% (si tratta di 177mila persone) della popolazione oltre i sei anni d’età, i mai frequentanti il 26% (218mila persone). In altre parole, i mai frequentanti superano di 41mila i frequentanti.
Guardando all’arco considerato dal Rapporto Mediacom043, tra il 2001 e il 2018 la percentuale sul totale della popolazione di coloro che frequentano almeno una volta a settimana è sceso in Umbria dal 29,7% al 21,1% (-8,6 punti percentuali), mentre coloro che non frequentano mai sono passati dal 15,6% al 26% (+10,4 punti percentuali). In altre parole, il saldo tra frequentanti e mai frequentanti è passato in Umbria, tra 2001 e 2018, da +14,1 a -4,9 punti percentuali.
In valori assoluti, nella regione i frequentanti sono crollati tra il 2001 e il 2018 da 232mila a 177mila (55mila, pari -23,7%), mentre i mai frequentanti sono saliti fortemente, passando dai 122mila del 2001 ai 218mila del 2018 (+96mila, pari a +78,7%). In entrambi i casi, sia sul calo dei frequentanti che del boom di non frequentanti, i dati umbri sono superiori alla media nazionale.
Il risultato è che, nel 2018, l’Umbria è, tra le 20 regioni italiane, la 14^ per partecipazione religiosa e la 10^ per percentuale di popolazione che non frequenta mai luoghi di culto. Nonostante l’Umbria sia una terra di santi: San Valentino, San Francesco, San Benedetto, Santa Rita.