«Come Consigliere Comunale di Terni e Capogruppo di Alternativa Popolare a Palazzo Spada, non posso fare a meno di notare un preoccupante squilibrio nell’approccio della Giunta regionale verso i laghi del nostro territorio. Mentre assistiamo con favore all’annuncio di un finanziamento di un milione di euro e ulteriori stanziamenti per interventi urgenti e strutturali sul Lago Trasimeno, inclusi lavori di manutenzione, opere idrauliche sperimentali e studi di sostenibilità, per il Lago di Piediluco la situazione rimane di grave e colpevole inerzia. Accolgo certamente con favore l’attenzione e gli investimenti destinati al Lago Trasimeno, riconoscendone le criticità e la necessità di azioni concrete. Tuttavia, sento il dovere di evidenziare una palese disparità di trattamento da parte della Giunta regionale verso i propri laghi”.
Lo scrive in una nota, il capogruppo in consiglio comunale a Terni di Alternativa Popolare, Guido Verdecchia.
“Come evidenziato dai numerosi studi che nel tempo hanno analizzato le criticità del lago, tra cui la recente e dettagliata Relazione Borseti del 2024 – aggiunge Verdecchia – anche il Lago di Piediluco versa in condizioni critiche, con problemi di eutrofizzazione, interramento del fondale, dissesto idrogeologico e una forte pressione antropica che danneggia il patrimonio immobiliare. Nonostante ciò, a differenza del Trasimeno, per Piediluco non si registra alcun annuncio concreto di finanziamenti regionali né una chiara tabella di marcia per affrontare queste urgenti problematiche. Il nostro comune è certamente pronto a fare la propria parte per la salvaguardia e il rilancio del lago di Piediluco.
Tuttavia, ritengo imprescindibile che la Giunta della Presidente Proietti dimostri la stessa solerzia e lo stesso impegno economico profuso per il Trasimeno, stanziando risorse adeguate per affrontare le criticità di Piediluco. Non possiamo accettare che un’area di tale valore naturalistico e potenziale turistico venga ignorata in questo modo. Spero vivamente che la Giunta regionale prenda finalmente coscienza che la vera competitività e attrattività dell’Umbria passano attraverso la coesione e la valorizzazione di tutte le sue eccellenze territoriali. Alimentare divisioni e disparità di trattamento tra le diverse aree della regione non giova a nessuno, penalizzando le terre della bassa Umbria si frena certamente anche la crescita del perugino.
Solo superando una visione miope e campanilistica, che anacronisticamente contrappone Perugia e Terni, si potrà costruire un futuro economico solido e prospero per l’intera regione – conclude Verdecchia – Chiedo un cambio di passo: spero che a Palazzo Donini dimostrino con fatti concreti di considerare il Lago di Piediluco con la stessa attenzione e lo stesso impegno riservato al Lago Trasimeno. L’Umbria è una e indivisibile, e la cura del suo patrimonio deve essere equamente distribuita».